E’ bufera a Caserta per l’invio al Comune – dato per imminente – di una Commissione d’accesso da parte del Ministero dell’Interno per fare luce su eventuali condizionamenti di carattere camorristico sull’azione dell’ente locale guidato dal sindaco Pd Carlo Marino. La mossa, probabilmente scaturita dalle numerose inchieste giudiziarie che hanno coinvolto la classe dirigente politica e amministrativa della città, è stata accolta con una gamma di sentimenti contrastanti. Il deputato della Lega, Gianpiero Zinzi, membro della Commissione Antimafia, ha espresso preoccupazione per la reazione del sindaco Marino alla notizia. “La reazione rabbiosa del sindaco Marino alla notizia della nomina della commissione di accesso in Comune, voluta dal Viminale probabilmente a seguito di una serie di inchieste che in questi anni hanno coinvolto la classe dirigente politica e amministrativa del Comune di Caserta, sindaco in testa, è preoccupante. Così come imbarazzante è il vano tentativo di scaricare i suoi vecchi ‘amici’ in maniera così grossolana, come se volesse allontanare da sé il marcio che le indagini della magistratura hanno già documentato. Forse il primo cittadino teme che si scopra qualcosa sul suo operato, o comunque altro rispetto ai reati di corruzione e turbativa accertati dalla DDA di Napoli per la gara sui rifiuti? Ricordiamo al sindaco Marino che la commissione di accesso non è un atto di barbarie né una scelta di natura politica, così come lui stesso sostiene vergognosamente, ma una misura prevista dalla legge e adottata dal Viminale tra l’altro su richiesta del Prefetto e non certo dei parlamentari, così come avvenuto in altre realtà amministrate anche dal centrodestra. E’ un segnale di forte presenza dello Stato a difesa della democrazia, della libertà e della dignità dei nostri cittadini che hanno il sacrosanto diritto di sapere cosa è successo negli ultimi anni, oltre che nelle ultime elezioni del 2021. E’ bene che, in attesa che la magistratura possa fare il suo corso, il sindaco Marino si assuma la piena responsabilità del disastro amministrativo di Caserta, oltre naturalmente alle sue dichiarazioni al limite della decenza e della querela. Qui se c’è qualcuno che ha macchiato il nome e l’immagine della nostra città, che vuole sabotare la vita democratica dei nostri cittadini e che è andato a braccetto con chi avrebbe potuto avere rapporti ambigui con certi sistemi criminali, è solo il sindaco Marino che pur di salvare la faccia fomenta odio nei miei confronti e disonora la mia buona reputazione con cui ho sempre portato avanti la visione di futuro per questa città, rifiutando sempre, e lo ribadisco, qualunque sostegno a patti e condizioni. Il sindaco stia sereno, il suo nemico non sono io, ma la sua condotta e la sua incapacità amministrativa”. Lo dichiara il deputato della Lega Gianpiero Zinzi. Anche il deputato casertano di Fratelli d’Italia, Marco Cerreto, ha criticato l’attacco di Marino a un parlamentare della Lega. “Sicuramente la richiesta di una commissione d’ accesso nella città capoluogo denota una brutta pagina per la vita amministrativa della città. Altrettanto scomposto ed ingiusto risulta l’attacco del Sindaco Marino ad un parlamentare della Lega. Marino dovrebbe sapere bene che non rientra nelle prerogative parlamentari inviare commissioni d’ accesso, ma del Ministro degli Interni sentiti Prefetto e autorità giudiziarie e onestamente non pensiamo che Il Viminale volesse fare un dispetto nè a Marino né alla città di Caserta. Tutti sanno che la giunta è stata scossa da un’indagine che ha comportato arresti, dimissioni, azzeramento giunta, oltre all’ interdittiva antimafia ai danni di una ditta il cui socio al 50% è stato l’assessore di peso nella giunta Marino. Fenomeni non certo normali e che se le anticipazioni del quotidiano il Mattino fossero vere giustificherebbero la decisione del Ministro degli Interni. Da politici e da casertani vogliamo solo che vengano accertate le responsabilità e venga garantita trasparenza e legalità nel comune capoluogo che sono principi a cui tutti dovremmo tendere, se Marino è tranquillo che questi principi non siano stati lesi, non vediamo cosa possa o debba temere.” Lo dichiara il deputato casertano di Fratelli d’Italia Marco Cerreto. D’altra parte, i rappresentanti del Partito Democratico, Susanna Camusso e Antonio Misiani, hanno espresso la disponibilità dell’amministrazione comunale a collaborare con la commissione di accesso. “La decisione del Ministro dell’Interno di dar vita ad una commissione di accesso per il Comune di Caserta, troverà, come già detto dal Sindaco, tutta la collaborazione dell’amministrazione. Resta comunque evidente che ci sono partiti politici che mentre propongono lo scudo penale totale per i loro amministratori, a Caserta invocano e richiedono dimissioni e scioglimenti. Vorremmo osservare che lo strumento della commissione di accesso non è determinato dai desideri di un parlamentare ma dalle regole istituzionali, e che male fa il ministro degli Interni ad assecondare l’idea che sia uno strumento di lotta politica, attivato a richiesta, perché è anche cosi che si delegittimano le istituzioni. Il nostro interesse non è quello della sterile polemica, vogliamo pensare invece ai cittadini e alle cittadine di Caserta e alla loro necessità di avere reali risposte in termini di servizi e scelte amministrative improntate alla trasparenza. Per questo il PD conferma e rafforza l’orientamento di una totale discontinuità nell’amministrazione, dando seguito al percorso già avviato dal Sindaco con l’azzeramento della giunta, a cui deve seguire la formazione di una nuova giunta, ristretta nei numeri e composta esclusivamente da persone di provata competenza e professionalità; l’impegno della maggioranza ad un progetto, per la seconda parte di consigliatura, che guardi ai bisogni della città ed in particolare alle risposte sociali necessarie, con la ricerca della massima convergenza di tutte le forze di centrosinistra del consiglio, anche quelle oggi all’opposizione.”

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