Patti chiari, amicizia lunga. Stamattina Antonio Arena, coordinatore politico di Orta Prospettiva Futura, assieme a una delegazione degli undici consiglieri comunali che hanno dato vita nell’ultima assise ad una grande confederazione, ha avuto un incontro con il sindaco Antonino Santillo. Sul tavolo l’azzeramento di tutte le cariche istituzionali, proposta avanzata con convinzione nel civico consesso in cui è stato approvato il bilancio di previsione. A rendere necessario un chiarimento con il primo cittadino è stata la posizione assunta da Santillo nel corso dell’assemblea. La fascia tricolore ha cercato di smorzare i toni. Ha proposto infatti di ritirare la richiesta di far dimettere in blocco tutti gli assessori e il presidente del consiglio. “Appena i nuovi gruppi saranno ufficializzati al protocollo – ha dichiarato il sindaco – si procederà a una modifica del regolamento consiliare e sarà mio dovere aprire una verifica, ma per adesso chiedo a tutti di ritirare la richiesta di azzeramento delle cariche istituzionali”. Agli undici consiglieri della confederazione e alle forze politiche di riferimento è parso un modo per guadagnare tempo e per spostare più in là l’apertura di una crisi che invece bisogna affrontare di petto, come ha ribadito Arena nel corso della riunione. “La nostra posizione è chiara, è necessario aprire subito una ‘Fase 2’ con le dimissioni dei membri dell’esecutivo e del presidente dell’assise. Non è una questione personale. Il quadro consiliare è completamente mutato. In democrazia contano i numeri, per cui bisogna azzerare tutto per ripartire con un nuovo assetto istituzionale”. Come ha risposto Santillo? Il primo cittadino ha assicurato che nel giro di pochi giorni aprirà la verifica. Manterrà la promessa? Vedremo. Avrebbe preferito un percorso più soft, magari prima un mini-rimpasto e poi cambiando di volta in volta, in un lasso di tempo più lungo, gli assessori. Ma la grande confederazione non ha più intenzione di aspettare. Stavolta si fa sul serio. Se non ci sarà l’azzeramento gli assessori Pasquale Pellino e Tonino Russo, eletti nella lista di Coraggio, potrebbero essere ritirati dalla giunta e gli undici consiglieri confederati non prenderebbero più parte agli incontri di maggioranza, né ai consigli comunali. La resa dei conti ci sarebbe sul bilancio consuntivo, atteso in aula entro novembre. Uno scenario che però Santillo vuole scongiurare ad ogni costo. Sul versante opposto c’è l’altra confederazione di cinque consiglieri, riconducibili all’ex sindaco Andrea Villano e a Giuseppe Massaro. Hanno detto chiaramente “no” all’azzeramento: “Ora è il momento di amministrare, poi si deciderà sulla base del merito”. Ma la sensazione è che il tempo sia scaduto. Spetta a Santillo fare le mosse giuste. E farle in fretta.
Mario De Michele