“Vado avanti per la mia strada che vede Forza Italia crescere nei sondaggi: siamo all’11%”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, vicepremier e leader di FI, Antonio Tajani. Parlando della tassazione degli extraprofitti delle banche, ha sottolineato: “Noi abbiamo sempre detto no alle tasse imposte dall’alto. Se poi si può concordare con le banche affinché diano un aiuto, un contributo alle casse dello Stato, è un’altra cosa”. Secondo Tajani, “una tassa generalizzata finirebbe per colpire le banche popolari e di credito cooperativo, che erogano prestiti ai cittadini e vanno difese”. E poi: “L’assicurazione contro le calamità? Per le famiglie deve essere facoltativa, non obbligatoria. Per le imprese è già in vigore dalla scorsa legge di Bilancio”.
Intervistato da Il Corriere della Sera, Tajani ha aggiunto: “Se la tensione interna è dire che noi siamo contro la tassa sugli extraprofitti, non è tensione. E non casca il governo se io faccio una proposta sullo ius scholae o scrivo a Calderoli sull’Autonomia. Il governo è stabile”. L’esecutivo, sostiene, reggerà anche se Matteo Salvini sarà condannato per il caso Open Arms: “Mi auguro che sarà assolto. Le condanne che contano sono quelle definitive. Io poi non trovo il fondamento giuridico dell’accusa dei pm, mi pare più una accusa finalizzata a ribaltare una posizione politica”.
Su Il Messaggero, il vicepremier ha assicurato: “Non ci saranno nuove tasse imposte dall’alto” né per le imprese né per i cittadini: “In Italia ci sono quasi 200 tasse – ha spiegato – e solo una decina di queste portano il 97% degli introiti. Già troppe tasse inutili fanno perder tempo alle imprese con la burocrazia”. Deluso o sollevato da Carfagna e Gelmini con Lupi? “Perché deluso? Non abbiamo mai fatto nessuna trattativa. Vengono nel centrodestra, questo è un bene”.