Nuova notte di raid israeliani sul Libano. Stavolta l’attacco arriva al centro di Beirut: in fiamme un edificio. Secondo fonti libanesi si trattava di “un centro di soccorso di Hezbollah”. E proprio Hezbollah, rilancia la sfida, affermando di essere pronta a respingere le truppe di Israele: “Abbiamo combattenti, armi e munizioni a sufficienza”. Secondo il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib, l’ex leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah aveva accettato un cessate il fuoco con Israele poco prima di essere ucciso dagli israeliani. L’Iran accusa il G7 di essere “parziale e irresponsabile”. In una nota del ministero degli Esteri iraniano, ripresa da Sky News, Teheran ha accusato il G7 dopo che i 7 Grandi hanno rilasciato ieri una dichiarazione in cui si condannava l’attacco dell’Iran a Israele. I leader del G7 avevano espresso “forte preoccupazione” per la crisi in Medio Oriente, avvertendo che un conflitto su scala regionale non è nell’interesse di nessuno. Le difese aeree siriane stanno affrontando “obiettivi ostili”, ovvero attacchi israeliani, nei pressi di Damasco. Lo scrive l’agenzia siriana Sana, secondo cui sono state udite delle esplosioni nella parte occidentale del governatorato di Rif Dimashq, vicino al confine con il Libano. Sale a 9 il bilancio dell’attacco notturno sul centro di Beirut. Lo rende noto il ministero della salute libanese citato dalla Bbc. A questi si aggiungono 14 feriti. Secondo la protezione civile di Beirut, tra le vittime ci sono soccorritori e paramedici. L’obiettivo dei raid israeliano sarebbe stato un edificio residenziale contenente un centro medico che si ritiene sia affiliato a Hezbollah. L’Idf chiede ai civili di evacuare 25 località nel Sud del Libano.

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