Il Nobel per la Chimica è stato vinto da David Baker, Demis Hassabis e John Jumper per i loro studi sull’architettura delle proteine. Queste molecole sono composte da una sequenza di mattoni – gli aminoacidi – disposte in forme a volte molto complicate. Dalla forma di una proteina dipende la funzione che svolge in un organismo. “Per comprendere come funziona la vita, dobbiamo comprendere le proteine” ha spiegato il Comitato Nobel che ha assegnato il premio a Stoccolma. Gli aminoacidi esistenti sono 20 e, come le lettere dell’alfabeto, possono comporsi in molte sequenze diverse, lunghe anche centinaia di migliaia di mattoni. Queste stringhe, in più, si ripiegano e si avvolgono su sé stesse assumendo forme innumerevoli. Il numero di strutture possibili per le proteine è pressoché infinito. Scoprire la sequenza e la forma delle proteine esistenti e disegnarne di nuove, anche con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, è una delle sfide della medicina. Per anni si sono organizzate sfide tra biochimici: vinceva chi riusciva a predire la forma di una proteina partendo dalla sequenza di aminoacidi. Le previsioni però sono sempre rimaste imprecise, arrivando vicine alla realtà nel 40% dei casi. Hassabis e Jumper, lavorando per Google Deepmind a Londra, hanno messo a punto un programma chiamato AlphaFold2 capace di prevedere la struttura di pressoché tutte le proteine note nel regno della vita – circa 200 milioni – a partire dalla sequenza del Dna che le codifica. L’accuratezza del loro modello è salita al 60%, poi ancora al 90% alla fine dello scorso decennio. Nel frattempo Baker, usando un suo programma informatico chiamato Rosetta, nel 2003 ha presentato la prima proteina disegnata e realizzata dall’uomo, Top7. Nel 2020 la gara della forma delle proteine ha finito di esistere. Hassabis, nato a Londra 48 anni fa, e Jumper, 37 enne americano (un ragazzino, per gli standard dei Nobel), oggi si divideranno metà del premio di 967mila euro. Baker, anche lui americano, insegna all’università di Washington a Seattle e da solo avrà l’altra metà, per decisione del Comitato Nobel. Esistono anche dei videogiochi, come Foldit, che chiedono ai semplici cittadini di trovare forme innovative, rispettando le leggi della chimica, per mettere a punto proteine da usare come farmaci. “Durante la pandemia – ha raccontato Baker al telefono durante la conferenza stampa dopo l’annuncio del premio – abbiamo disegnato una proteina capace di difendere le cellule dal contagio del coronavirus. Abbiamo anche pensato di mettere a punto per uno spray nasale”. “Le proteine – è la motivazione del premio – formano la cassetta degli attrezzi della vita. David Baker è riuscito nel compito quasi impossibile di assemblare famiglie completamente nuove di proteine. Demis Hassabis e John Jumper hanno sviluppato un modello di intelligenza artificiale per risolvere un problema vecchio di mezzo secolo: prevedere le strutture complesse delle proteine”.
I riconoscimenti del passato
L’anno scorso il riconoscimento era andato agli scopritori dei “quantum dot” o “punti quantici”, minuscole particelle di pochi nanometri di diametro capaci di emettere luci colorate, usate in elettronica e negli strumenti per la diagnosi in medicina. I vincitori erano stati Moungi Bawendi, di cittadinanza tunisina, francese e statunitense), Louis Brus (americano) e Alexei Ekimov, nato in Unione Sovietica poi diventato cittadino americano. I vincitori del Nobel per la Fisica e per la Chimica sono scelti dalla Reale Accademia delle Scienze svedese, che ha sede a Stoccolma. La selezione parte da una lista di candidati stilata nel corso dell’anno in base ai suggerimenti di decine di esperti della disciplina (i loro nomi non vengono resi noti) e dai vincitori delle edizioni precedenti. Dal 1901, su 114 laureati per la Chimica, solo 8 donne sono state scelte. Lunedì era stato assegnato il Premio per la Medicina ai biologi americani Victor Ambros e Gary Ruvkun per la scoperta dei microRna, molecole capaci di accendere e spegnere i geni giusti nelle cellule giuste. Il Nobel per la Fisica, annunciato martedì, era andato ai pionieri dell’intelligenza artificiale John Hopfield e Geoffrey Hinton. Giovedì verrà annunciato il premio per la Letteratura, venerdì quello per la Pace e lunedì prossimo quello per l’Economia. Il Nobel è accompagnato da un assegno da 967mila euro, da dividersi fra i vincitori di ciascuna disciplina. I premi vengono assegnati dal 1901 a scienziati che hanno “contribuito al benessere dell’umanità”, secondo le volontà dell’inventore svedese Alfred Nobel, padre della dinamite.Nobel voleva essere ricordato non solo per aver lasciato in eredità al mondo un potente esplosivo. Dopo l’annuncio, i vincitori saranno invitati a una cerimonia di premiazione a Stoccolma, insieme ai reali di Svezia. La cena di gala è prevista per il 10 dicembre, anniversario della morte di Alfred Nobel.