Un 19enne è stato ucciso da un colpo di pistola esploso al culmine di una lite tra gruppi di giovani. La tragedia è avvenuta a San Sebastiano al Vesuvio questa notte intorno alle 00.40, in piazza Raffaele Capasso, davanti alla sede del Comune. Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri, tutto è nato da un banale alterco, testimonianze del quartiere parlano di “un piede pestato”. Ma i toni sono saliti fino al dramma: un proiettile ha centrato in pieno petto Santo Romano, incensurato di Volla, portiere del Micri, squadra di calcio che milita in Eccellenza. A sparare sarebbe stato un minorenne, sono in corso le indagini. Il giovane è morto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale del Mare di Napoli, dove era giunto con mezzi propri. Ferito al gomito un altro 19enne napoletano, Salvatore Spagnoli, amico della vittima e anch’egli incensurato, portato in ospedale non in pericolo di vita. Durante la lite Salvatore si sarebbe frapposto tra Santo e gli altri. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di San Sebastiano al Vesuvio e della sezione operativa di Torre del Greco. L’ennesima tragedia avviene il giorno dopo i funerali di Emanuele Tufano, il 15enne ucciso a Napoli, nel centralissimo corso Umberto, la settimana scorsa, nel corso di una sparatoria tra gang di giovani. A San Sebastiano i residenti di piazza Raffaele Capasso, scossi dall’omicidio, denunciano una situazione impossibile legata alla movida. “Ieri sera, alle 22,45, ero in auto con mia moglie e mio figlio. Sono stato guardato con sguardo minaccioso e insultato da un ragazzino di 14-15 anni che era a bordo di una macchinetta cinquanta e bloccava il passaggio – afferma Michele Rullo -. Mia moglie mi ha fermato prima che potessi reagire. È una situazione che viviamo ogni settimana”.