Non si fermano le piogge in Spagna, dove è stata emessa un’allerta rossa per le forti piogge nella provincia di Barcellona: 15 voli sono stati deviati. Intanto continuano le ricerche dei dispersi all’indomani della dura contestazione ai reali e al premier Sánchez che ieri hanno visitato le zone più colpite dall’alluvione della scorsa settimana. Ispezionate le prime 20 macchine che si trovano nel parcheggio del centro commerciale Bonaire ad Aldaia, completamente sommerso dall’alluvione, e al loro interno non sono state ritrovate vittime. Lo riferisce la tv pubblica spagnola Tve. L’Agenzia meteorologica spagnola (Aemet) ha emesso l’allerta rossa per il litorale della provincia di Barcellona. “Estremo pericolo per piogge torrenziali: un acquazzone molto intenso ha lasciato 81 l/m² all’aeroporto di El Prat”, avvisa l’Aemet su X, “Nel Baix Llobregat si possono accumulare più di 180 l/m² in 24 ore. Fate molta attenzione! Non viaggiare se non è strettamente necessario!”.

Il ministro dell’Interno spagnolo Fernando Grande Marlaska ha riferito che ieri il premier Pedro Sánchez è stato evacuato poco dopo aver iniziato la visita a Paiporta, il comune considerato il più colpito dalla Dana, “per ragioni di sicurezza”. Marlaska, intervistato dalla tv pubblica spagnola Tve, ha confermato che Sánchez ha “ricevuto un colpo”. Il ministro ha sottolineato che è stato il team della sicurezza di Sanchez a decidere di evacuare il premier e non il leader che ha deciso di andarsene. “C’era un rischio reale ed evidente” per il premier “che aveva già ricevuto un colpo”, ha aggiunto. Il bilancio delle vittime delle inondazioni in Spagna è salito a almeno 217 morti. I dispersi sono ancora duemila. Il re e la regina di Spagna e il primo ministro Pedro Sánchez sono stati costretti domenica a interrompere la loro visita nel sud-est del Paese, devastato dalle inondazioni, di fronte ad una folla inferocita.

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