“In qualità di consigliere di minoranza, desidero esprimere il mio pieno sostegno alla proposta avanzata dalla consigliera di maggioranza Federica Turco riguardo il regolamento per la celebrazione dei matrimoni civili nei palazzi storici di Aversa. Ritengo che questa iniziativa rappresenti un passo importante per valorizzare il nostro patrimonio storico e culturale, consentendo alla nostra città di offrire ai suoi cittadini e visitatori un’opportunità unica di celebrare momenti importanti in luoghi ricchi di fascino e significato. Un regolamento di questo tipo non solo contribuirà a preservare la bellezza e la storia di questi palazzi, ma creerà anche nuove occasioni di sviluppo economico e turistico per Aversa, rafforzando l’attrattiva della nostra città”. Così Marco Girone, capogruppo del Pd, in merito alla proposta del numero uno del gruppo consiliare Noi Aversani. Il consigliere dem propone di “considerare l’apertura del Giardino Orineti, uno splendido giardino interamente riqualificato nel cuore del centro storico”. E aggiunge: “Tale spazio potrebbe rappresentare un valore aggiunto per la nostra comunità, offrendo ai cittadini un luogo di incontro e relax e aggiungendo un’ulteriore location per eventi culturali e civili”.
Fin qui tutto bene. La proposta della Turco è apprezzabile. Quello che non torna è la “politica di rimbalzo” dell’opposizione, in questo caso del Pd, che ultimamente spera con ammiccamenti sguaiati, come nella vicenda Adele Ferrara, di scalfire la maggioranza ponendosi supinamente nei confronti di questo o quel consigliere della coalizione che sostiene il sindaco Franco Matacena. Niente di più sbagliato sia sul piano amministrativo che politico. La corsa della minoranza a elogiare la Ferrara è finita miseramente contro il muro della ritrovata unità in maggioranza, per la verità mai messa in discussione nemmeno dalla consigliera che ha lasciato il gruppo Aversa Italia. Oggi è la volta di Girone che tira per la gonna Turco, troppo intelligente per non capire che si tratta di un’azione strumentale. Ma sui matrimoni civili nei palazzi storici di Aversa balza agli occhi, grazie all’ennesimo autogol dei dem, l’inadeguatezza del Pd normanno. I diritti civili sono un dei principali cardini del programma di Elly Schlein. Dunque la domanda nasce spontanea: come mai Girone, invece di accodarsi alla Turco, non si è fatto lui promotore della proposta? I democrat insistono con la “politique politicienne”, per dirla alla francese. Un atteggiamento ferale. Pensare di orchestrare giochi di palazzo dopo quattro mesi dal voto è sintomo di sprovvedutezza e cattive abitudini. Anche perché si tratta di tentativi pacchiani. “Desidero sottolineare – precisa Girono – che, come rappresentanti della minoranza, non intendiamo fare un’opposizione strumentale o ideologica; al contrario, siamo pronti a collaborare attivamente con la maggioranza ogni volta che si propongono progetti validi e di reale beneficio per la collettività. Il nostro ruolo è vigilare e contribuire costruttivamente, e questa proposta della consigliera Turco, arricchita dall’apertura del Giardino Orineti, è sicuramente meritevole di appoggio”. Suvvia, basta. Quello di Aversa è il partito democratico o il partito democratico cristiano?
Mario De Michele