Sarà vittima di una sorta di nemesi storica o forse della “nuvoletta” di Fantozzi, fatto sta che al povero Alfonso Oliva non ne va bene una. Abbiamo già detto dell’epilogo del finanziamento di mille euro al teatro Cimarosa: la determina sollecitata dal vicesindaco è stata revocata in autotutela dal dirigente. Ricordiamo la furibonda lite negli uffici comunali con l’ex segretario generale con tanto di parolacce da bar dello sport. Per non tacere del voto favorevole alla delibera che consente alla famiglia Tulipano, imparentata con il consigliere Massimo Virgilio, eletto nella lista “Aversa, Italia”, promossa da Oliva, di realizzare 4 campi da padel e 3 da tennis con “vista loculi”. Rammentiamo inoltre l’addio della consigliera Adele Ferrara, persona perbene e onesta, che dopo l’elezione nelle fila di “Aversa, Italia” ha abbandonato il gruppo dichiarandosi indipendente in netta contrapposizione con Oliva. Infine, per non farsi mancare nulla, ritorna in auge la vicenda in cui è coinvolto il vice di Franco Matacena, riguardante la comunicazione inviata ai creditori del comune con oggetto: “Riconoscimento debito fuori bilancio”, firmata dal responsabile del procedimento, deputato a farlo, e dal vicesindaco Oliva, non si sa a che titolo (foto in basso). Il caso fu sollevato da Italia Notizie lo scorso 10 ottobre (clicca qui).
Sull’atto, non solo irrituale, ma probabilmente illegittimo, è intervenuto il capogruppo di Forza Aversa Dino Carratù con una dettagliata interrogazione a risposta scritta e orale che sarà discussa nel consiglio comunale di venerdì prossimo (22 novembre). “In data 9.10.2024 – si legge nel testo protocollato dall’esponente dell’opposizione – è stata notificata, a mezzo p.e.c., in qualità di professionista creditore (già precedentemente alla proclamazione degli eletti) una nota del seguente testuale tenore: “Oggetto: Riconoscimento debito fuori bilancio. Egregio/Gentile Collega, con la presente sono a comunicarLe che il Comune di Aversa, ha approvato la proposta di delibera di riconoscimento del credito da Lei vantato in virtù della sentenza n. omissis. La invito, pertanto, a prendere contatti con lo scrivente a mezzo mail (omissis) per potere procedere ai necessari e consequenziali successivi adempimenti per la liquidazione di quanto dovuto. In attesa di un cortese riscontro alla presente, porgo distinti saluti”; la predetta nota è stata sottoscritta dal supporto al Rup, avv. Luca Luongo, nonché dal Vice Sindaco, avv. Alfonso Oliva”.
Il consigliere Carratù, valente avvocato a differenza di altri, fa notare che “la circostanza appare grave e singolare giacché viola il principio di separazione tra attività di gestione amministrativa, in capo ai dipendenti pubblici, e attività di indirizzo politico amministrativo, in capo ai “politici”. Il capogruppo di Forza Aversa cita l’art. 107 del D. Lgs. 267/2000, commi 1 e 2, che contempla quanto segue: “1. Spetta ai dirigenti la direzione degli uffici e dei servizi secondo i criteri e le norme dettati dagli statuti e dai regolamenti. Questi si uniformano al principio per cui i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo spettano agli organi di governo, mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. 2. Spettano ai dirigenti tutti i compiti, compresa l’adozione degli atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l’amministrazione verso l’esterno, non ricompresi espressamente dalla legge o dallo statuto tra le funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo degli organi di governo dell’ente o non rientranti tra le funzioni del segretario o del direttore generale, di cui rispettivamente agli articoli 97 e 108”.
Alla luce di quanto in premessa Carratù interroga il sindaco Matacena l’assessore Oliva su due argomenti: “Quale attività istruttoria e conoscitiva abbia compiuto l’organo di indirizzo politico con riferimento all’elenco dei professionisti/creditori rientranti nei cd. debiti fuori bilancio; quale articolo del Tuel e/o dello Statuto comunale e/o di qualsivoglia Regolamento comunale “conceda” all’organo di indirizzo politico amministrativo di sottoscrivere una comunicazione che impegnano l’amministrazione verso l’esterno”.
Non sarà facile rispondere. A chiacchiere Oliva potrà approntare una difesa d’ufficio del tipo: “Siete dilettanti allo sbaraglio”. Per iscritto sarà dura dar conto, leggi alla mano, di quanto (mal)fatto. Verba volant, scripta manent. Sarà complicato giustificarsi in modo credibile anche per uno come il vicesindaco bravissimo nei giochi di prestigio. Rien ne va plus.
Mario De Michele
ECCO IL TESTO DELLA MISSIVA