“Ieri in consiglio comunale la maggioranza ha messo in scena una commedia del teatro dell’assurdo, peccato però che all’ordine del giorno ci fosse una questione cruciale per il prossimo decennio come la rimodulazione del piano di riequilibrio, che avrebbe meritato la massima attenzione. Invece si sono registrati refusi, emendamenti, sospensione, un nuovo parere dei revisori, l’assessore Mariano D’Amore e il presidente dell’assise Giovanni Innocenti che non se le mandano a dire. Tutti aspetti da tenere in considerazione e far arrivare ai cittadini per dovere di trasparenza e indurli alla partecipazione”. Così il consigliere comunale de La Politica che serve Mario De Michele commenta la seduta consiliare durata le 14 ore. “È emersa con forza – osserva De Michele – l’assenza di visione della maggioranza e di un sindaco che fa davvero fatica a serrare le fila, tanto che alla fine in aula sono rimasti soltanto in tredici. Va detto, ad onore della verità, che sia la restituzione del fondo di rotazione, che la rimodulazione del piano di rientro non sarebbero stati possibile senza il lavoro straordinario dell’ex assessore Francesca Sagliocco, su input della passata amministrazione Golia, che anche a costo di perdere consensi non ha mai perso di vista l’obiettivo di risanare i conti pubblici. Il documento di ieri è in piena continuità con il nostro operato, non a caso uno come me, che negli anni scorsi ha parlato più volte di bilanci falsi e bugie sui conti, avrebbe dovuto farsi un bell’esame di coscienza prima di votare la delibera di rimodulazione”. De Michele, che è componente della commissione Bilancio, aggiunge che “l’attuale maggioranza deve ringraziare i precedenti amministratori se oggi hanno una cassa piena e possibilità di spendere per la città”. Doverosa e puntuale la stoccata ad Alfonso Oliva, che tutti gli aversani ricorderanno sbraitare contro l’allora sindaco Alfonso Golia. “L’attuale vicesindaco Oliva – rimarca De Michele – disse che Alfonso Golia raccontava bugie quando spiegava alla città il lavoro fatto in 4 anni per lasciare in cassa 44 milioni di euro. Per quanto accaduto in consiglio comunale bisognerebbe ricordare lo slogan caro proprio al vicesindaco Oliva: “Dilettanti allo sbaraglio”. Dilettantismo che si è evidenziato ancor di più sulla variazione di bilancio per riscrivere al bilancio i fondi del progetto scuolabus elettrici. Abbiamo avuto l’ennesima riprova di tutti i limiti, per non dire altro, dell’assessore Olga Diana, che ci ha fatto perdere 4 ore pur di non ammettere che aveva modificato il progetto per il trasporto scolastico sostenibile del 2021 senza informare la maggioranza. Che dire? – conclude De Michele – Speriamo che la loro incapacità non faccia perdere fondi importanti per la città, non solo quelli in questione ma che quelli ottenuti per realizzare il Palazzetto dello sport”.
A margine della nota dell’esponente de La Politica che serve aggiungiamo che, al momento della votazione sul Pod presentato da Diana, il capogruppo di Noi Aversani Francesca Turco si è allontanata dall’aula. Come mai? Dubbi sulla legittimità dell’atto? Sul piano politico invece va segnalato un altro aspetto: in 14 ore di seduta la gran parte dei consiglieri di maggioranza non ha proferito parola. Forse perché impegnati con i videogiochi sul telefonino. Mentre oggi, proprio coloro i quali si erano chiusi in un mutismo ermetico, impazzano sui social con commenti sul consiglio comunale. Qualcuno spieghi a questi signori che la realtà è un po’ più importante della virtualità, altrimenti la bolla cognitiva genera danni irreparabili. Purtroppo a discapito dei cittadini.