Alcune strade di Aversa sono in condizioni pessime. Una situazione che mette a repentaglio la sicurezza di automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni ed espone il comune a numerose richieste di risarcimento danni. Da qui l’interrogazione a risposta scritta e orale protocollata dalla consigliera Imma Lama e indirizzata al sindaco Franco Matacena e per conoscenza all’assessore ai Lavori pubblici e Reti e Infrastrutture Francesco Sagliocco. Nella parte introduttiva della richiesta l’esponente di Fratelli d’Italia descrive con precisione lo scenario che si presenta agli occhi dei cittadini in molte zone di Aversa e chiede quanti contenziosi siano in corso o già passati in giudicato e a quanto ammontano. Nel contempo Lama propone la stipula di una polizza assicurativa per limitare l’esborso di soldi pubblici e per “decongestionare l’ufficio legale dell’ente”. “Premesso che – si legge nell’interrogazione – gran parte della rete viaria cittadina è in condizioni deplorevoli, costellata com’è di buche, dissesti, avvallamenti vari e sconnessioni profonde; tale situazione, com’è evidente, oltre a costituire un insidioso e costante pericolo per tutti, specie nelle ore serali e in condizioni meteorologiche avverse, rappresenta la causa primaria di incidenti in cui, in maniera fin troppo ricorrente, rimangono coinvolti autovetture, moto, bici, veicoli in genere e gli stessi pedoni; da questo stato di cose conseguono anche numerosi giudizi civili risarcitori promossi da tutti coloro che sostengono di avere sofferto danni fisici e/o materiali per essere rimasti vittime di quelli che i tecnici definiscono insidie e trabocchetti del manto stradale; l’Amministrazione comunale, per quanto risulta, per questi eventi non è coperta da una polizza assicurativa per cui, quando viene affermata la sua responsabilità, deve naturalmente provvedere, per risarcire i danni, al pagamento della somma fissata in sentenza dal giudice, oltre che delle spese legali; allo stato, non si conoscono il numero dei giudizi pendenti per tali fatti, il numero di quelli definiti negli ultimi anni, l’esito degli stessi, la percentuale delle soccombenze del Comune, il conseguente e complessivo importo sborsato dall’Amministrazione ed altri dati rilevanti al fine di consentire una approfondita e ponderata valutazione sulla opportunità e/o convenienza di stipulare con una primaria compagnia una polizza assicurativa che renda l’Amministrazione medesima indenne dalle conseguenze di siffatti eventi, soluzione, peraltro, che, ove scelta e decisa, contribuirebbe anche a decongestionare in misura significativa l‘ufficio legale comunale”.
Sulla base della premessa la consigliera Lama chiede risposte a Matacena e a Sagliocco. “Tutto quanto sopra premesso, interroga il Sindaco e l’Assessore competente per materia, con il corredo di un analitico prospetto sinottico, sui seguenti argomenti: quanti giudizi, in tutti i gradi, siano allo stato pendenti nei confronti dell’Amministrazione comunale per gli eventi in questione; quale sia il relativo attuale e complessivo importo preteso da tutti i danneggiati a seguito del contenzioso da essi promosso e quale sia quello sinora ad essi riconosciuto da provvedimenti giudiziari non ancora definitivi o da eventuali accordi transattivi in corso di definizione; quanti giudizi, sempre per tali eventi, sono giunti a conclusione negli ultimi tre anni, quale è stata la percentuale di soccombenza del Comune e quale complessiva somma, comprensiva delle spese legali, è stata conseguentemente corrisposta; se, quanti e quali accordi transattivi, per porre fine a giudizi in corso o per prevenirli, siano stati raggiunti – e con quali modalità decisorie e autorizzative – negli ultimi tre anni e quale complessiva somma, comprensiva di eventuali spese legali riconosciute, sia stata di conseguenza versata e con quali criteri e scadenze temporali; se e quale somma sia stata accantonata a bilancio per ciascuno degli ultimi tre anni per fare fronte ai contenziosi in questione; quale somma nello stesso periodo di tempo e per gli eventi in discussione è stata sborsata come debiti fuori bilancio, se, e per quale importo, sia stata accantonata una somma per l’anno finanziario in corso e quale somma, sempre nell’anno in corso, e precisamente in quali mesi, sia stata già corrisposta in conseguenza di pronunzie giudiziarie e/o di accordi transattivi; se, con quali modalità, con quali e quante risorse e con quali scadenze temporali siano previsti e/o siano in corso di esecuzione, e su quali tratti stradali, per quali importi e a seguito di quali procedure e con quali fondi, interventi per far fronte in maniera adeguata al dissesto della rete viaria cittadina”.