Mentre tutti, ma proprio tutti, gli altri esponenti dell’amministrazione, Antonino Santillo in primis, giocano a nascondino sullo scandalo dell’antenna telefonica issata a due passi dall’asilo comunale Don Milani, il consigliere comunale Francesco Lettieri ha uno scatto di reni e chiede di fare luce su una problematica dal forte sapore di babà alla crema sfornato dalla pasticceria Caldarelli. Piccola parentesi: consideriamo il componente dell’assise un padre impeccabile, nell’articolo di ieri abbiamo usato un po’ di ironia, nulla più, lo diciamo a scanso di equivoci.
“L’installazione di un ripetitore per la telefonia mobile nel parcheggio del Fabulae – afferma Lettieri – è un atto grave e inspiegabile. Quando ho notato l’inizio dei lavori ho immediatamente chiesto spiegazioni al sindaco. È inaccettabile che un consigliere comunale non sia informato su una vicenda così impattante sul territorio, soprattutto perché l’antenna si trova a pochi passi da un asilo comunale e su un’area dove si svolge la fiera settimanale”. Come dare torto a Lettieri? Peraltro sul piano tecnico-burocratico l’antenna è “coperta” da un allarmante cono d’ombra. “È ancora più grave, se fosse confermato, – osserva il consigliere – che il ripetitore sia stato installato per il silenzio-assenso del comune. Il sindaco, gli assessori al ramo e i funzionari comunali devono spiegare, non solo al sottoscritto, ma soprattutto ai cittadini, com’è stato possibile che in ben 60 giorni, previsti dalla norma, non sia stato risposto con un diniego alla richiesta dei privati. Chi ha sbagliato deve pagare. È in gioco la salute pubblica, in particolare di quella dei bambini del Don Milani e dei dipendenti del Fabuale. Gli interessi generali devono sempre e comunque prevalere su quelli particolari. Su questa brutta storia bisogna fare chiarezza al più presto. Personalmente ho già chiesto di visionare tutti gli atti. Ripeto, ma lo dico con spirito costruttivo e nell’interesse collettivo, sulla salute pubblica non si passa. Se ci sono state inadempienze vanno individuati i responsabili”.
Da quanto si apprende la richiesta sarebbe stata presentata lo scorso maggio sulla piattaforma “Impresaperungiorno”. Nessuno l’ha presa in carico. Come mai? Non solo. Il sindaco Santillo, Tonino Russo e Pasquale Pellino, rispettivamente assessori all’Urbanistica e all’Ambiente, ne erano a conoscenza? Finora silenzio tombale. Rispetto al problema Lettieri invita l’intera amministrazione comunale a prendere una posizione pubblica. Una richiesta legittima, anzi doverosa. Cosa pensano di questa sudiceria Andrea Villano, leader di Orta al Centro, Antonio Arena, coordinatore di Orta Prospettiva Futura, Eduardo Indaco, responsabile di Svolta Civica, e Ferdinando D’Ambrosio, referente di Fare Democratico per Orta verde?
“Sul piano politico-amministrativo – aggiunge Lettieri – chiedo che il sindaco, gli assessori e tutti i consiglieri comunali assumano una posizione chiara e inequivocabile contro l’installazione dell’antenna. Chi resterà in silenzio ora taccia per sempre. Non consentirò a nessuno di speculare su questa vicenda. Chi ha ruoli importanti a livello politico non può pensare di esimersi strumentalmente da colpe con le solite chiacchiere da marciapiede. Se qualcuno pensa di cavalcare questa questione nella speranza di entrare in giunta – conclude il consigliere comunale – sappia fin d’ora che non mi presterò a congiure di palazzo per fare spazio a personaggi bravi soltanto a pugnalare alle spalle gli amministratori in carica pur di ottenere una poltrona nell’esecutivo”.
Lettieri non fa nomi. Chi è il pugnalatore? Beh, non è difficile individuarlo. Basta vedere chi batte i marciapiedi della città. Per caso è alto con capelli e occhi neri?
Mario De Michele