Domani, per la prima volta dal 1970, il Giappone restera’ senza energia nucleare. L’ultimo reattore ancora attivo dei 51 esistenti, il numero tre della centrale di Tomari sull’isola di Hokkaido, si fermera’ per lavori di manutenzione, cosi’ come molti altri impianti del paese. Dopo il disastro di Fukushima, le societa’ che gestiscono le centrali hanno iniziato dei controlli di sicurezza in tutto il Paese.
Fino al giorno del disastro, l’11 marzo del 2011, il Paese nipponico produceva il 30 % della sua energia grazie alle centrali nucleari ma non e’ sicuro che tutti i siti fermi per le ispezioni ordinarie e straordinarie ripartiranno. Per questo, ci sono timori di un blackout per il periodo estivo, che richiedera’ un maggior consumo energetico. Greenpeace chiede al Governo giapponese di cogliere l’opportunita’ di un Paese denuclearizzato per tenere spenti i reattori e di concentrare ogni sforzo per aumentare l’efficienza energetica e l’uso delle energie rinnovabili.