Quanti anni deve lavorare un operaio per guadagnare 117.000 euro? Quasi 6 anni. Un insegnante almeno 5 anni. Un medico di base circa 5 anni. A Cesario Villano sono bastati 3 incarichi diretti. Due ottenuti in casa propria dal comune di Cesa, uno in trasferta da quello di Caserta. Per l’architetto, cugino omonimo dell’ex assessore ai Lavori pubblici, oggi consigliere di maggioranza, il 2023 è stato un anno d’oro. Indimenticabile. L’amministrazione capeggiata dal dem Enzo Guida gli ha liquidato tre parcelle. Una, che abbiamo scovato oggi, con acconto e saldo per un totale di 9.698 euro. La seconda di ben 77.595 euro si riferisce all’ex Palestra del Fanciullo ed è già nota alle cronache (ultimo link in basso). Abbiamo inoltre scoperto che anche la città capoluogo, guidata da Carlo Marino, anche lui del Pd, gli ha conferito un sostanzioso incarico diretto di 30.991 euro (link in basso). Importo complessivo dei tre incarichi: circa 117mila euro. Cifra da capogiro anche per architetti di grido. Cifra stratosferica rispetto allo stipendio annuo della moglie Maria Teresa Marrandino, assunta al comune di Cesa grazie allo scorrimento della graduatoria del concorso per reclutare un funzionario al comando di polizia municipale, poi dirottata al settore anagrafe.
Partiamo da Cesa, dove Villano gioca in casa sia perché vi risiede sia perché è un accanito sostenitore di Guida e del suo team. Il 6 aprile del 2023, Piero Cappello, allora responsabile del settore lavori pubblici, firma una determina per il pagamento di 4.984 euro, come acconto del 50% dell’importo complessivo di 9.698 euro, per la direzione dei lavori di riqualificazione delle strade comunali (link in basso). Prima stranezza: 4.984 euro sono più del 50% di 9.698 euro. Lo noterebbe pure un bambino della prima elementare. Seconda cosa strana: nel provvedimento non si fa alcun riferimento alle modalità di affidamento, ma scommettiamo che sia anche stavolta diretto. Si richiama la determina n. 1597 del 21.08.2020. È probabilmente un errore, a meno che l’area lavori pubblici in quell’anno non abbia partorito addirittura 1597 determinazioni. Sul sito dell’ente non vi è traccia dell’atto. Un mese dopo, precisamente il 4 maggio 2023, Cappello liquida a Villano la parte restante che ammonta a 4.705 euro (link in basso). Alla fine i conti tornano perché sommando i due pagamenti l’architetto incassa 9.698 euro.
L’incongruenza strana riguarda un’altra determina di pagamento firmata dal funzionario due anni prima. Il 29.11.2021 Cappello liquida a Villano “la somma di euro 9.698 euro, quale saldo, per la direzione dei lavori riqualificazione delle strade comunali” (link in basso). Carte alla mano, per lo stesso architetto e per lo stesso incarico sarebbe stata pagata due volte la stessa somma, per un totale di 19.396 euro. Se fosse così, Villano nel 2023 avrebbe incassato 9.698 euro per una prestazione professionale per la quale sarebbe già stato pagato nel 2021 con la medesima somma. Che si tratti dello stesso incarico non ci sono dubbi. Il CIG, cioè il codice alfanumerico di 10 cifre che consente di identificare in maniera univoca gare, lotti e contratti è lo stesso in tutte e tre le determine. Ed è il seguente: ZE42E07ED8. Anche il numero e la data della fattura emessa da Villano sono identiche. Com’è possibile? L’auspicio è che si tratti di un errore materiale, che in ogni caso va rettificato. Non vogliamo nemmeno pensare che Cappello abbia pagato il professionista due volte per lo stesso incarico e che Villano abbia intascato due volte la parcella per la medesima prestazione.
In attesa del chiarimento del “giallo” spostiamoci nel capoluogo di provincia. Il 31 maggio 2023, l’architetto Villano incassa un altro incarico diretto. Stavolta dal comune di Caserta. Si deve occupare della fattibilità e del coordinamento della sicurezza per il recupero architettonico, impiantistico e statico dell’asilo nido comunale di viale Cappiello. Importo: 30.991 euro (link in basso). Sommando i tre incarichi si tocca quota 117mila euro. Che dire a operai, insegnanti, medici di base e lavoratori “normali”? Laureatevi in Architettura e venite a vivere in provincia di Caserta. A Cesa sarebbe l’ideale.
Mario De Michele
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