Bisogna ammetterlo: con la nuova giunta l’amministrazione comunale vola. Nessuna perdita di tempo. Impegno totale e fattivo per il “bene di Orta di Atella”. Non servono commenti. E c’è poco da discutere. Carta canta. Il sindaco Antonio Santillo e gli assessori si stanno dando da fare sudando sette camicie. Nella seduta dell’esecutivo dell’8 aprile hanno prodotto uno sforzo immane. Con la delibera n. 22 il team di governo ha approvato il “Regolamento sulle modalità di svolgimento in modalità telematica delle sedute di giunta comunale” (link in basso). Correttamente il provvedimento contiene le normative che consentono di partecipare all’esecutivo da remoto, in modalità online. Una giunta più smart, sempre e comunque per il “bene di Orta di Atella”. Tutti presenti. Tutti favorevoli, sulla scorta della proposta di deliberazione n. 24 dello stesso giorno.

Bene, bravi, bis. E il bis infatti arriva con la delibera n. 23 varata a ruota sempre l’8 aprile (link in basso). Tutti diligentemente presenti, tutti favorevoli e quindi disco verde alla “Concessione patrocinio all’associazione “La Compagnia Suon&Passion”, all’associazione “La Nuova Compagnia”, all’associazione “e Wagliun ra Tradizion”, all’associazione “Rione Croce Santa, per la manifestazione culturale “Sfilata carri allegorici 2025 III edizione Orta di Atella”. In questo caso il via libera arriva sulla base della proposta di deliberazione n. 25 dello stesso giorno.

Ma qui, come direbbe il Bardo, c’è l’inghippo. Sia la delibera n. 23 che la proposta n. 25 hanno come oggetto la concessione del patrocinio ai suddetti sodalizi, ma il corpo della proposta, cioè i riferimenti normativi e le motivazioni, è un copia e incolla della precedente proposta, la n. 24, riguardante il regolamento sulle giunte in modalità online, approvato con la sopra menzionata delibera n. 22. In pratica, sindaco e assessori hanno letto soltanto l’oggetto della delibera senza curarsi nemmeno di verificarne il contenuto. L’atto di concessione del patrocinio alle associazioni va dunque revocato e riapprovato, altrimenti è nullo.

Ma se malauguratamente nel corpo della seconda proposta di delibera ci fosse stato scritto, magari per un mero errore materiale, che “il sindaco e gli assessori sono scemi”, loro stessi avrebbero votato all’unanimità che “il sindaco e gli assessori sono scemi”. Avrebbero attestato, in buona sostanza, la loro scemità con la conferma ufficiale del segretario generale Assunta Mangiacapre, presente con funzioni consultive, referenti, di assistenza e verbalizzazione. E con la lettura e la sottoscrizione firmata digitalmente del sindaco Santillo.

Ovviamente i membri dell’esecutivo non sono scemi. Ci mancherebbe. In questa circostanza hanno soltanto dimostrato di riporre la stessa attenzione sugli atti di quella di un ex sindaco facente funzione di Sant’Arpino che durante le giunte firmava tutto e su tutto, anche sulle maniche dei giubbini degli assessori che gli stavano accanto. In quel periodo le lavanderie santarpinesi facevano affari d’oro. A scanso di equivoci, ribadiamo che sindaco e assessori non affatto sono scemi. Al massimo gli unici scemi del paese sono coloro i quali credono o fingono di credere che la “nuova” maggioranza lavora sempre per “il bene di Orta di Atella”. Contenti loro.

Mario De Michele

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