I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Melfi, in esecuzione di un’ordinanza di custodia della Procura di Melfi, hanno arrestato due coniugi di Atella (Potenza) ritenuti responsabili, a vario titolo, di numerosi e gravi reati, quali ricettazione, rapina, sequestro di persona, tentato omicidio e possesso di arma clandestina.

La vittima era un uomo del posto. La donna, che ha un ruolo predominante nella vicenda, e’ finita in carcere a Potenza mentre il marito e’ stato ristretto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Le indagini dell’Arma riguardano fatti iniziati gia’ due anni fa e proseguiti nel tempo e gli esiti dell’inchiesta sono stati condivisi dal procuratore di Melfi, Domenico De Facendis. Non sono stati forniti molti dettagli ma emerge il quadro di una vicenda torbida di passioni amorose e di interessi economici. Tutto nasce da una relazione sentimentale e da motivazioni di carattere economico che legano la donna ed un allevatore dello stesso paese. Dalla relazione clandestina nasce una serie di contrasti per cui le persone coinvolte, in modo reiterato, hanno fatto ricorso anche allo strumento della denuncia penale. I carabinieri, inoltre, hanno accertato che la donna, per costringere l’amante a non interrompere la relazione amorosa, non ha esitato – sia personalmente che commissionando a ”terze persone” – a mettere in atto un sequestro di persona, violenze fisiche nonche’ forti pressioni psicologiche ai danni dell’amante. Gli elementi raccolti dai carabinieri sono stati ritenuti validi dalla Procura per richiedere le misure restrittive. Per la donna le esigenze cautelari sono state ritenute piu’ gravi, tali da rendere necessaria la custodia in carcere.

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