NAPOLI – Hanno rioccupato i locali sgomberati questa mattina a Napoli dalla polizia municipale i disabili e le volontarie dell’Anida , l’Associazione nazionale diversamente abili, e dell’Associazione per la difesa dei diritti delle donne sole ‘Oltre le ali’ operante nel quartiere Sanità che dichiarano di non voler abbandonare i locali di piazza Cavour.

“Ci hanno spiegato che siamo nell’illegalità – ha spiegato una delle volontarie mentre cerca di recuperare le poche cose lasciate dopo il trasloco forzato – ma allora ci chiediamo noi che da anni tra mille difficoltà ci occupiamo di disabili, di donne vittime di violenza e di tossicodipendenti, dovéé e cosa é la lagalità”. Le associazioni, secondo quanto spiegato dall’assessore comunale al Patrimonio Bernardo Tuccillo, “non hanno dato la loro disponibilità a risolvere il contenzioso”, da qui la richiesta della restituzione degli immobili. Ma anche l’accusa di morosità viene respinta dal presidente di Anida. “La giunta Iervolino – spiega Giuseppe Sannino – ci ospitò in questa locali, dopo averli ristrutturati ed adeguati alle nostra esigenze. Il giorno dell’insediamento chiedemmo formalmente al comune l’affidamento della struttura. Di fitto – conclude – non ne abbiamo mai sentito parlare fino a qualche mese fà quando ci sono stati richieste tutte le mensilità arretrate”.

 

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