
Susanna Camusso stoppa Marco Villano. Per il commissario provinciale del Pd casertano l’ex vicesindaco di Aversa, fedelissimo di Stefano Graziano, sta giocando sporco perché non solo si è autocandidato alle regionali, senza nessuna investitura politica degli organi proposti, ma anche per l’utilizzo del nome e dei colori del partito nell’iniziative pubbliche che ha promosso in questi giorni nell’agro aversano. Con un post sulla sua pagina Fb, intitolato “Noi Democratici sempre!”, come se avesse l’esclusiva del brand Pd, e parlando al plurale (“Siamo contenti di accettare l’invito…”), probabilmente plurale maestatico, visto che non si capisce chi sarebbero i “noi Democratici”, Villano ha pubblicizzato i “suoi” incontri in programma a Carinaro, Gricignano e Sant’Arpino. La furbata, ovvero farsi passare per candidato dem alle regionali, non è andata giù alla Camusso, che con una nota stringata quanto incisiva ha condannato senza parafrasi il comportamento scorretto del figlioccio politico di Graziano.

“Usare una grafica e i colori del PD per mascherare che non è un’iniziativa del partito non è corretto ed è ancor più sconveniente alla vigilia di una campagna elettorale”, ha rimarcato giustamente la senatrice. Che ha aggiunto: “Chiunque si definisca candidato al massimo esprime un desiderio, ma non può definirsi tale. “Penso, cari segretari, che non vi sfugga che, in particolare a Caserta, sarà una campagna elettorale difficile. Proprio per questo, personalismi e fughe in avanti rappresentano solo un danno a tutto il partito”.
La Camusso ha letteralmente affossato il duo Villano-Graziano, impegnato già da mesi a “fare voti”, soprattutto ad Aversa e nei comuni limitrofi, nonostante le candidature alle regionali nella lista del Pd casertana non siano ancora state definite. Il commissario provinciale si scaglia contro l’ex vicesindaco di Aversa e il deputato di Teverola sul piano politico, denunciando senza mezze misure i danni al partito procurati da “personalismi e fughe in avanti”. Un affondo che trova piena aderenza nella realtà anche alla luce del boicottaggio strisciante di Graziano nei confronti di possibili candidati dem “forti”, alias con un cospicuo bagaglio elettorale.

L’obiettivo del parlamentare dem è spianare la strada a Villano grazie a una lista Pd molto debole, nella speranza di piazzare senza troppi sforzi e senza brutte sorprese un suo uomo di fiducia tra gli scranni del parlamentino campano. Se poi il partito di Terra di Lavoro farà una figuraccia alle regionali non interessa più di tanto a Graziano. Come al solito sarà pronto a incolpare qualcun altro della disfatta. In questo caso il suo indice sarebbe puntato contro la Camusso. Et voilà, il gioco è fatto.
Mario De Michele
IL POST DI MARCO VILLANO













