La location è più che suggestiva. L’argomento importantissimo, cruciale. Il 17 e 18 settembre 2025 il Palazzo Reale di Napoli ospita Campania Mater, una maratona di 24 ore non stop sul futuro dell’agricoltura tra convegni, talk, esperienze e show cooking, interamente dedicata alle eccellenze agroalimentari della Campania. Promosso dall’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo e inaugurato dal presidente Vincenzo De Luca, l’evento rappresenta un’occasione unica di confronto e visione condivisa tra imprese, istituzioni, ricercatori, associazioni e cittadini. “Campania Mater” è molto più di una manifestazione: è un racconto collettivo che intreccia sostenibilità, innovazione e tradizione. Tre parole che ne sintetizzano l’identità: Sostenibile, per la capacità di preservare suolo, acqua e biodiversità; Generosa, per la ricchezza di prodotti e territori che la regione offre al mondo; Futura, perché proiettata verso la ricerca, la formazione e le nuove sfide globali.

Il programma prevede tre convegni e nove focus tematici, affrontando questioni centrali come l’adattamento ai cambiamenti climatici, il rapporto tra alimentazione e salute, la riduzione degli sprechi, la crescita della DOP Economy nei mercati internazionali e il protagonismo delle nuove generazioni. Durante l’evento sarà presentato il volume “Campania Mater – Il Modello Campania per il cibo che verrà”, firmato dall’assessore Nicola Caputo, Teresa Del Giudice e Alex Giordano, che propone una visione strategica sul ruolo dell’agricoltura campana in Italia e in Europa. Accanto al dibattito, i visitatori vivranno momenti di gusto e convivialità grazie agli show cooking e agli appuntamenti esperienziali che valorizzano la straordinaria identità enogastronomica campana.

Campania Mater è un nome che custodisce un’origine antica e una tensione profetica. La Campania, terra fertile celebrata già dai Romani come felix, in questo titolo diventa Mater: madre e matrice di un sapere profondo, quello che lega il cibo alla vita e alla civiltà. È un omaggio al Genius Loci, ma anche un invito a riconoscere in questa terra – segnata da millenni di biodiversità, cultura agraria, riti e pratiche collettive – la possibilità di una nuova nascita. Una rinascita non nostalgica, ma feconda. Mater non è un ornamento, ma un’essenza: la madre nutre, accoglie, protegge e trasmette. In un’epoca dominata da algoritmi e astrazioni digitali, la madre Campania ci richiama a un ritorno al sensibile, a un’esperienza incarnata che rigenera la nostra relazione con il mondo.

Campania Mater è un rito contro la dissipazione del senso. In un tempo che celebra l’intelligenza artificiale e dimentica quella naturale, si pone come atto poetico e performativo. Una sospensione del tempo lineare per ritrovare il ritmo ciclico, rituale e sacro, perché il cibo non è solo materia da consumare, ma codice originario della nostra umanità: un linguaggio che intreccia corpo e mondo, bisogno e desiderio, festa e sacrificio. È la prima tecnologia relazionale che conosciamo, quella che ci lega agli altri, alla terra, al divino.

Campania Mater: www.campaniamater.it

LA LOCANDINA DELL’EVENTO

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