Una commissione di giuristi, medici, docenti universitari, psicologi e rappresentanti delle istituzioni che, nel rispetto della normativa vigente, richieda una immediata moratoria delle demolizioni, di cui 10 sono previste nei prossimi giorni a Casal di Principe, ed una assegnazione dell’abitazioni alle famiglie occupanti, previo pagamento di canoni di locazioni ai comuni competenti. È questa la proposta concreta di Pietro Consoli, capolista di Forza Italia alle regionali nella circoscrizione di Caserta.

“Nella Regione Campania – fa notare l’autorevole esponente azzurro – ci sono circa 120.000 costruzioni abusive. Nella sola Casal di Principe si contano 1.200 manufatti abusivi, in buona parte abitate da famiglie con bambini o da anziani, tutte da demolire. Ogni demolizione costerebbe alle casse comunali 100.000 euro. Per il comune di Casal di Principe servirebbero 120 milioni di euro, mentre per la Regione Campania le demolizioni costerebbero 12 miliardi di euro. Migliaia di famiglie e persone anziane verrebbero buttate per strada. Tutto ciò – osserva Consoli – è palesemente intollerabile ed incostituzionale”.

Da qui la necessità di una moratoria con una proposta di legge regionale. “Da tale misura – sottolinea il numero uno della lista di Fi – sono totalmente esclusi i manufatti realizzati da soggetti condannati con sentenza passata in giudicato per associazione a delinquere di stampo mafioso, nonché i manufatti realizzati su demanio pubblico e quelli che minacciano rovina o pericolo per la pubblica e privata incolumità”.

Nel corso di una conferenza stampa Consoli comunicherà a breve i nomi dei componenti della istituenda commissione e la proposta di legge regionale che regoli l’intera materia dei manufatti abusivi realizzati in Campania. “Anche a tutela – conclude l’aspirante consigliere regionale – di migliaia di famiglie e di soggetti fragili, e per garantire agli stessi una esistenza dignitosa e costituzionalmente orientata”.

Quella di Consoli è una soluzione seria e concreta a una problematica che tocca la carne viva di tantissimi nuclei familiari. Una questione che va affrontata e risolta senza penalizzare i comuni e i cittadini.

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