Ottocentomila euro di soldi pubblici per realizzare un parco di fatto privato, con i cittadini costretti a pagare per usufruire di una struttura comunale finanziata con le loro tasche. Arriva la conferma ufficiale all’allarme lanciato nei giorni scorsi da Italia Notizie sull’utilizzo “improprio” dell’ex campo del parroco al quale si potrà accedere da via Piave e via Berlinguer. L’ente locale ha infatti pubblicato sull’albo pretorio l’avviso pubblico esplorativo per l’affidamento in gestione del parco ai privati. La scusa è sempre la stessa: il comune non ha il personale per gestire la struttura. La solita tiritera per favorire i singoli a discapito della collettività. Una formuletta magica per privatizzare tutto, inclusi beni di esclusivo interesse pubblico. Come sempre il pifferaio è Enzo Guida. Con le sue infallibili doti di persuasione il sindaco ha convinto facilmente la sua coalizione ad approvare lo scorso 15 ottobre in consiglio comunale l’atto di indirizzo per l’esternalizzazione del parco. Ed ecco che pochi giorni fa è uscito dal cilindro il bando per avviare l’iter burocratico per l’affidamento dell’area ai privati (link in basso).

Enzo Guida

Il parco, che si estende su ben 8.272 metri quadrati, ospiterà un teatro-arena all’aperto con circa 250 posti di 1.151 mq, un campo sportivo polivalente con spogliatoi di 1.220 mq, giochi per bambini su due aree, una di 800 mq, l’altra di 250 mq, una pista di atletica, una zona fitness attrezzata di 250 mq, un percorso avventura di 324 mq e un bar con tavolini di 90 mq. Si tratta di un impianto munito di tutto, una “cosa bella”. Del resto è costato oltre 800mila euro, mica spiccioli. A maggior ragione desta scalpore, per non dire sconcerto, il canone annuo fissato nel bando per ottenere la gestione di tutto questo ben di dio: appena 5mila euro all’anno (link in basso). Si spera che sia un errore di battitura, altrimenti si tratterebbe un vero e proprio regalo di Natale a privati. Che per un dono così gradito avranno la possibilità di contraccambiare durante le festività. Come sostiene un grande pensatore la storia si ripetere sempre due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa.

Una struttura del genere, che prevede il pagamento del biglietto per accedere agli impianti più esclusivi, frutterà già nel primo anno almeno dieci volte di più del canone di 5mila euro, con un crescente giro di affari nel periodo successivo. Insomma si tratta di un business milionario. Già con un’affluenza minima soltanto il bar con tavolini su un’area di 90 mq consentirà ai gestori di intascare un cospicuo gruzzoletto di soldi all’anno. Su questo aspetto si apre un altro filone inquietante. Durante le amministrazioni targate Guida spesso, troppo spesso, sono stati “premiati” parenti, amici e amici degli amici. Basta ricordare i concorsi comunali e gli incarichi professionali diretti. Tutti si chiedono chi saranno i prossimi fortunati, cioè coloro i quali metteranno le mani sull’ex campo del parroco. Già circolano alcuni nomi noti. Se le indiscrezioni fossero ancora una volta confermate ai cittadini liberi ed estranei al cerchio magico non resterebbe altro che “espatriare” in un altro comune. A Cesa la “classe operaia”, cioè la gente perbene, non va mai in paradiso.

Mario De Michele

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