Insultati al grido di ”finocchi”, minacciati con un pugno agitato davanti alla faccia, mentre alcuni passanti guardavano senza intervenire. E’ il racconto di un interprete di 44 anni, Luca, vittima assieme al suo compagno di un’aggressione avvenuta oggi pomeriggio all’Eur, nella zona sud di Roma.
L’episodio di omofobia viene denunciato in un comunicato dall’associazione Di’ Gay Project presieduta da Imma Battaglia, intervenuta sul posto in risposta alla chiamata dell’aggredito. ”Ero seduto su una panchina con il mio compagno nei dintorni del bar Palombini quando e’ arrivato questo tizio e ha iniziato a insultarci, dicendoci di andarcene – racconta Luca -. Era con un compare che rideva. Poi si e’ avvicinato con l’intenzione di darmi un pugno, ma la mia reazione e la telefonata che ho fatto ai carabinieri lo hanno fatto allontanare. Vicino c’era una coppia eterosessuale e altre persone, ma non hanno detto una parola. Quando sono arrivati, i carabinieri ci hanno detto che lo avrebbero cercato, ma nonostante la descrizione non l’hanno trovato. Quello pero’ poco dopo era di nuovo nei dintorni a dire che tanto non gli avrebbero fatto nulla. Siamo stanchi di queste cose, la polizia non fa nulla per difenderci”. ”La tensione si sta alzando in questa città – afferma nella nota Battaglia, – specchio della situazione politica e sociale nazionale. Nel giro di pochi giorni esternazioni fasciste e aggressioni omofobe dimostrano che la situazione sta sfuggendo di mano e merita maggiore attenzione: assistiamo ad una catena di episodi allarmante in cui l’orgoglio fascista va di pari passo con la violenza. La responsabilità di tutto questo è imputabile all’assenza della politica, concentrata sugli interessi e sulla crisi. Roma non deve essere lasciata sola. Chiediamo più attenzione alla sicurezza, ferma restando l’urgenza improcrastinabile della legge contro l’omofobia”.