Un viaggio virtuale in 3D nella necropoli di Giza, con un semplice click. Tornare ai tempi del faraone Cheope e’ oggi possibile grazie alla ricostruzione online realizzata dal Museum of Fine Arts di Boston, la Harvard University e la societa’ Dassault Systemes, leader in tecnologie 3D.

Dopo tre anni di collaborazione ha preso cosi’ vita “Giza 3D”: per raggiungere quest’obiettivo gli ingegneri dell’azienda francese hanno digitalizzato decine di migliaia di fotografie, rilievi topografici e piani realizzati in loco dall’egittologo George Reisner del Museo di Boston. “Con la tecnologia della Dassault Systemes e’ stato possibile ricostruire il sito con una precisione senza precedenti – ha commentato Peter Der Manuelian, egittologo della Harvard University -: questo ci permette di continuare a lavorare sull’enorme mole dell’archivio ereditato da Reisner”. I dati cui si riferisce sono stati raccolti tra il 1902 e il 1942. Durante lo sviluppo della ricostruzione online sono state avanzate anche alcune nuove ipotesi sulle modalita’ di costruzione delle piramidi, ancora sconosciute. “Il contenuto e’ in continua evoluzione”, ha precisato Der Manuelian. “Giza 3D illustra perfettamente come le esperienze di questo genere possono rivoluzionare l’insegnamento, la ricerca e la condivisione di informazioni”, ha spiegato Mehdi Tayoubi, vicepresidente del polo Digital & Experiental Strategy della societa’ francese.

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