Errore tecnico o vera e propria frode? Centinaia di truffe per milioni di euro o semplicemente una decina di anomalie tecniche nei sistemi dell’azienda? E’ a tutto questo che i manager dell’Asl Napoli 2 stanno lavorando per fare chiarezza su una serie di rimborsi sanitari sospetti.
Episodi che, stando alle prime indiscrezioni, sarebbero gravi e al tempo stesso grotteschi. Tra i presunti esami inutili prescritti da medici di base in combutta con centri privati, ci sarebbero infatti anche Pap test, i controlli alle cellule del collo dell’utero, prescritti però a pazienti uomini oppure alcuni esami tipicamente dell’età senile, ma prescritti a giovanissimi. Qualora tutte queste ipotesi venissero confermate, il danno per le casse dello Stato sarebbe di almeno uno o due milioni di euro. Nulla di confermato per ora, anzi. “Le difformità emerse – dicono dall’Asl – sono nell’ordine di poche decine e sono al vaglio dei tecnici che stanno valutando l’entità e la natura delle anomalie al fine di verificare se esse vadano ascritte a comuni errori. Queste presunte anomalie sono normali risultanze di una routinaria attività di controllo tuttora in corso e al momento non è stata inviata alcuna segnalazione alla Procura della Repubblica”. L’Asl in questione è la terza d’Italia e abbraccia 32 Comuni dell’area a nord di Napoli, alcuni di grandi dimensioni come Giugliano, Acerra, Casoria, Ischia, Frattamaggiore e Pozzuoli. Ed è proprio del primo cittadino del Comune flegreo un durissimo affondo contro il direttore generale dell’azienda, Giuseppe Ferraro, colpevole, secondo lui, di aver messo in ginocchio la sanità locale con tagli e politiche di eccessivo rigore. “Ben vengano rigore e controlli – dice il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia – Ma l’Asl ha realizzato in questi ultimi mesi tagli selvaggi e per colpa della gestione fallimentare del direttore Ferraro, i cittadini si sentono letteralmente mortificati. Questa cattiva gestione non è più tollerabile”. In difesa della professione medica si schierano invece Ordine e sindacato di categoria. “Bisogna attendere i risultati delle indagini interne – dice il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli, Bruno Zuccarelli – C’é molto ‘condizionale’ in quello che fino a ora é emerso. Si tratta di un argomento delicato e, ove mai fossero confermati i fatti, l’Ordine prenderà tutti i provvedimenti del caso”. “Siamo al fianco di tutti i medici ‘puliti’ – dice il presidente nazionale del Sindacato medici italiani, Giuseppe Del Barone – Siamo al fianco di quei professionisti che ogni giorno lavorano al fianco di migliaia di pazienti e che lo fanno in un periodo drammatico e in aree difficili del Paese. Una decina di casi di irregolarità tecnica non potranno turbare il rapporto di fiducia tra medico e paziente”.