NAPOLI – E’ stato presentato oggi a Palazzo San Giacomo l’evento “Qui veut changer, peut changer” in programma al Teatro San Carlo di Napoli. L’iniziativa, prevista all’interno del progetto “Una canzone a Nisida”, è rivolta alle scuole superiori di secondo grado della città. Il percorso ha visto coinvolti, nell’ambito delle attività del Marano Ragazzi Spot Festival, i giovani dell’Istituto Penale Minorile di Nisida e gli alunni di quattro istituti superiori di Napoli: Liceo Pansini, Liceo Genovesi, ITI Marie Curie e ITC De Nicola.
Nell’ambito delle attività c’é stato un percorso che ha coinvolto ragazzi delle scuole e dell’IPM Nisida, costituendo una classe virtuale, che ha permesso loro di vivere un’esperienza relazionale e culturale altamente formativa. Gli studenti hanno composto testi e musica di una canzone che presenteranno all’evento “Qui veut changer, peut changer”, insieme al racconto di tutto il percorso svoltosi nelle settimane di incontri e laboratori. L’iniziativa si svolgerà il 23 maggio, alle ore 10.00, al Teatro di San Carlo di Napoli, coinciderà con le celebrazioni del Ventennale della strage di Capaci e sarà presentata dall’attore Renato Scarpa. Nelle scorse settimane è stato firmato inoltre il Protocollo d’intesa tra l’Assessorato alla Scuola e all’Istruzione, Istituto Penale Minorile di Nisida, Associazione Marano Ragazzi Spot Festival, ITI Marie Curie, Liceo Classico Statale A.Pansini, Liceo Classico Statale A. Genovesi e ITC E. De Nicola per la realizzazione di percorsi educativi sulle problematiche della devianza minorile e dell’inclusione sociale con l’obiettivo di promuovere la centralità dell’individuo condannato, la dimensione territoriale degli interventi e lo sviluppo di una metodologia di lavoro di rete come capisaldi dell’azione sociale. “Il progetto che nasce adesso è solo un inizio – ha dichiarato l’assessore Annamaria Palmieri – la nostra idea è di farlo crescere e portarlo in tutte le scuole della città nei prossimi anni. I ragazzi di questa città sono tutti cittadini con eguali diritti e doveri e l’evento del 23 mostrerà, simbolicamente nell’anniversario della strage di Capaci, cosa sono stati in grado di fare i ragazzi di Nisida. “Il mondo della scuola – ha dichiarato il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Diego Bouché – risponde sempre con grande entusiasmo a queste iniziative che ci ricordano il valore della legalità e dell’integrazione sociale. Grazie al protocollo d’intesa tutti i soggetti istituzionali coinvolti ci daranno una mano ad espanderlo in più scuole possibili”. “Questo progetto nasce dal desiderio di far incontrare i giovani delle scuole di Napoli con i ragazzi reclusi a Nisida – ha spiegato Adriana Tocco, Garante per i detenuti Regione Campania – per far capire sia ai giovani liberi che esistono ragazzi che hanno avuto minori opportunità e quindi stimolarli ad apprezzare di più le loro, che per far comprendere ai ragazzi di Nisida che esiste una realtà diversa dal carcere”. “Oggi non vogliamo esaltarci e ricordare quante cose belle facciamo a Nisida – ha ricordato il Direttore dell’Istituto Penale Minorile di Nisida Gianluca Guida – Ma vogliamo dire che questo progetto non è un evento casuale perché la nostra metodologia è da sempre l’educazione tra pari. Voglio anche dire che non è stato un progetto facile, ci sono stati scontri anche forti ma abbiamo trovato sempre la strada per andare avanti e il prodotto che ne è venuto fuori è davvero di grande qualità”.