Due giovani tibetani si sono dati fuoco per protesta a Lhasa, la capitale della Regione autonoma del Tibet, secondo il servizio in lingua tibetana dell’emittente Voice of America (Voa). Si tratta delle prime due ‘auto immolazioni’ a verificarsi nella capitale storica del Tibet.

Le due immolazioni di Lhasa portano a 35 il totale. Negli ultimi 14 mesi altri 33 tibetani, in prevalenza giovani monaci buddhisti, si sono dati fuoco per protestare contro la repressione della Cina. Secondo le fonti di Voa i due giovani hanno compiuto il loro drammatico gesto davanti al Jokang, il tempio piu’ importante di Lhasa. I due, hanno riferito testimoni, urlavano ”qualcosa” mentre erano avvolti dalle fiamme ma i testimoni non hanno capito le loro parole. I due sarebbero entrambi laici originari dell’area che i tibetani chiamano Amdo, oggi inglobata nella provincia cinese del Qinghai. Altri testimoni hanno affermato che la capitale del Tibet e’ ”in ebollizione” mentre agenti di viaggio comunicano che i permessi per i viaggi turistici in Tibet sono sospesi dall’inizio di maggio.

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