ACERRA – “Da domani la nostra protesta non sarà più pacifica”: lo hanno annunciato i lavoratori della Simmi di Acerra, al termine del presidio davanti ai cancelli dell’Ansaldo Breda a Napoli, dove hanno protestato per chiedere l’assegnazione dei codici fornitori.

Secondo i lavoratori, i vertici Ansaldo Breda avrebbero ribadito che il rapporto con la Simmi e con i suoi operai è “ormai chiuso”. “Ci hanno fatto aspettare sei ore prima di dirci cose che già sapevamo – hanno detto gli operai – ed ora siamo stanchi, da domani agiremo diversamente. Durante il presidio uno dei nostri colleghi ha accusato un malore, ed è stato soccorso da un’autoambulanza del 118, che lo ha portato in ospedale per accertamenti. Gli è stata riscontrata una tachicardia: qui aspettano soltanto che uno di noi muoia, perché la situazione è davvero tragica”. Gli operai, 230 in tutto, dallo scorso 11 maggio stanno protestando sui tetti dello stabilimento, dove sono in assemblea permanente, ed oggi pomeriggio saranno impegnati a portare a spalla la statua dei santi protettori di Acerra in occasione dei festeggiamenti in onore di San Cuono e figlio. Manifestazioni di protesta sono state annunciate anche da Mario Napolitano, della segreteria provinciale Fiom, il quale si é anche “rammaricato” per l’atteggiamento del consiglio di fabbrica dell’Ansaldo Breda. “Mi sarei aspettato una loro presa di posizione – ha detto il sindacalista – ed invece hanno lasciato che la società mettesse la parola fine al futuro di 230 famiglie. Da domani saremo di nuovo davanti ai cancelli dell’Ansaldo a protestare, e non si tratterà più di un semplice sit-in”.

 

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