La catena di discount Schlecker verra’ messa in liquidazione. Lo ha comunicato oggi il curatore fallimentare dell’azienda, Arndt Geiwitz, spiegando che le offerte di ripresa del gruppo fatte da alcuni investitori “non erano accettabili, poiche’ sensibilmente inferiori al valore della liquidazione”.

“Sono costernato per questa decisione, che costa il posto di lavoro a dipendenti con alle spalle spesso molti anni di servizio”. La conseguenza della messa in liquidazione e’ che adesso 13.200 persone si ritroveranno sul lastrico, con le lettere di licenziamento in arrivo entro il mese di giugno. Nel pomeriggio e’ prevista una manifestazione delle cassiere di Schlecker davanti alla Cancelleria di Berlino. Geiwitz ha spiegato che da quando nei mesi scorsi era stata dichiarata l’insolvenza della catena di discount, era stato messo in piedi “un ambizioso e realizzabile piano di ristrutturazione”, fallito per il venir meno di investitori decisi a mettere abbastanza soldi per rilevare la sfida. Il curatore fallimentare ha precisato che durante il procedimento di insolvenza si era riusciti a ridurre il passivo di Schlecker da 200 a 25 milioni di euro. “Si e’ trattato di un grande successo”, ha affermato Geiwitz, “ma pur sempre di una perdita, che un curatore fallimentare alla lunga non puo’ consentire”. A brevissima scadenza si comincera’ dunque a mettere in vendita il patrimonio merci esistente nelle 2800 filiali, compreso quello immobiliare e le filiali estere, in modo da soddisfare i creditori. Nel frattempo era stata gia’ venduta la rete di filiali Schlecker in Francia e nella Repubblica Ceca. Al culmine dei suoi quasi 40 anni di esistenza Schlecker disponeva solo in Germania di oltre 8mila filiali, piu’ della somma di quelle di tutti i suoi concorrenti messi insieme.

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