Tecnologia sempre piu’ ”amica” delle donne: e’ in fase di sperimentazione a Roma, su 33 donne ”ad alto rischio di violenza”, un dispositivo di rapido intervento da attivare sul proprio cellulare in caso di aggressione. Lo strumento, in collegamento Gps con la stazione della polizia piu’ vicina all’abitazione della potenziale vittima, e’ stato pensato per consentire alle forze dell’ordine di intervenire tempestivamente.

L’idea e’ della Fondazione Vodafone Italia ed e’ stata realizzata d’intesa con il Ministero dell’Interno. Oggi ”Vodafone Angel” e’ stato insignito del riconoscimento ”Germoglio d’Oro” nel corso del Premio Marisa Bellisario ”Donne: l’Italia che vogliamo”. Il dispositivo, spiega la Fondazione Vodafone in una nota, e’ stato programmato anche per attivare ”una registrazione audio dell’aggressione, in modo da poter costituire materiale probatorio per eventuali successive indagini”. Il progetto, inoltre, e’ strutturato in modo da poter raggiungere ”una potenziale diffusione per 2 mila casi in Italia”. ”Nel corso del 2011 – ricorda la Fondazione – su circa 8 mila reati persecutori denunciati in Italia piu’ del 77% ha avuto come vittima una donna; dall’entrata in vigore della legge sullo stalking il fenomeno e’ emerso in modo allarmante, portando alla luce centinaia di richieste di aiuto da parte delle vittime”. Sempre nel 2011 era donna ”il 90% delle vittime di violenze sessuale, l’81% delle persone che avevano subito maltrattamenti in famiglia, il 58% dei minori costretti a prostituirsi e il 30% delle persone uccise volontariamente”.

 

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