Con l’arresto di Lorenzo Puca, 26 anni, figlio di Pasquale, detto ‘Pasqualino o’ minorenne’, ritenuto reggente dell’omonimo clan camorristico operante a Sant’Antimo e nell’hinterland a Nord di Napoli, e’ salito a 40 il numero dei latitanti, ritenuti elementi di spicco dei vari clan camorristici attivi sul territorio partenopeo, che i carabinieri del Comando provinciale di Napoli hanno catturato a partire da maggio 2011.
L’uomo e’ stato arrestato in collaborazione con la polizia romena a Nadlac (Romania), mentre era in auto, all’altezza del valico di frontiera con l’Ungheria, in procinto di lasciare il territorio rumeno. A gennaio si era dato alla fuga per sfuggire a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla magistratura su richiesta della direzione distrettuale antimafia partenopea ed e’ ritenuto responsabile di riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori aggravati dall’aver agito per finalita’ camorristiche. Nel corso del blitz furono sottoposti a sequestro beni per un valore stimato di 50 milioni di euro tra i quali discoteche, un centro scommesse, centri estetici, societa’ immobiliari, terreni e abitazioni acquistati con i proventi delle attivita’ illecite del clan e circa un centinaio di conti correnti bancari e postali. Con l’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, i militari dell’Arma hanno disarticolato il sodalizio criminale e denunciato i numerosi incensurati insospettabili che facevano da prestanome al clan.