NAPOLI – Al via la vendita a Napoli, nella sede della Bottega dei Sapori e dei Saperi della legalità, della mozzarella prodotta nel caseificio ‘Le Terre di don Peppe Diana’ realizzato su terreni confiscati alla camorra a Castel Volturno (Caserta). Il caseificio è stato inaugurato lo scorso 17 maggio alla presenza, tra gli altri, del fondatore di Libera don Luigi Ciotti e di Vito Amendolara, consigliere per l’Agricoltura del presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro.
“E’ significativo – ha detto Geppino Fiorenza referente di Libera per la Campania – che le mozzarelle siano prodotte in quella zona così difficile ma che oggi ha il nome di don Peppe Diana”. Un giorno di festa, quello di oggi, in cui tuttavia Fiorenza sottolinea “le criticità ” per riuscire ad arrivare al riutilizzo dei beni confiscati perché “molti sono sotto ipoteca e ci si scontra con le lentezze burocratiche e amministrative da parte dei Comuni, ma – ha aggiunto – la lotta continua anche con il sostegno della società civile”. In piazza, oggi, per il primo giorno di vendita della mozzarella, gli studenti della scuola media ‘Tito Livio’ che si sono esibiti in alcuni brani musicali. “Napoli – ha affermato Enrico Tedesco, segretario generale della Fondazione Polis – ha due miracoli: i familiari delle vittime innocenti della criminalità che invece di andare via, sono qui a testimoniare impegno e volontà di riscatto e le cooperative sociali che lavorano sui terreni confiscati producendo lavoro, prodotti ed economia sociale”. Presente, in piazza, anche don Tonino Palmese, vice presidente della Fondazione Polis, che ha sottolineato l’importanza “di un metodo per il riscatto dei beni confiscati”.