CASERTA – La Segreteria provinciale della Cisl Funzione Pubblica, diffonde e pubblica la lettera che il Segretario aziendale Edoardo Martino, su avallo del Segretario Generale Carmine Lettieri, ha inviato ai seguenti destinatari, dopo la decisione, del giorno 8 giugno, del Direttore Generale dell’Ente Provincia, Raffaele Picaro, relativa alla razionalizzazione dell’utilizzo della telefonia fissa.
A tutti i Dipendenti
Al Direttore Generale
e p.c. Al Sig. Presidente
Al Sig. Segretario Generale
Ai Signori Dirigenti
All’O.I.V.
Alla Struttura deputata al Controllo di
Gestione
Al Collegio dei Revisori
Al Sig. Direttore dell’Osservatorio
Provinciale Sicurezza e Legalità
Bene ha fatto il Direttore Generale a focalizzare l’attenzione sulla necessità di ridurre le spese fisse possibili in relazione alle difficoltà economiche che investono la Provincia di Caserta. Ma l’invito, a nostro parere, oltre che ai dipendenti, i quali certamente non incidono granchè sulla spesa della telefonia fissa in quanto, come è noto a tutti, i telefoni interni sono già da tempo disabilitati per le telefonia mobile, va esteso principalmente e soprattutto ad altri fruitori che orbitano intorno all’Ente.
Al Sig. Direttore, pertanto, si chiede se i Gruppi Politici, Fondazioni, Società Partecipate e quanto altro, per i quali soggetti l’obbligo dell’Amministrazione consiste certamente nel solo fornire la possibilità di allaccio, usufruiscano o meno di linee telefoniche abilitate e con quali oneri a carico dell’Ente.
Si chiede, altresì, di conoscere il gestore telefonico ed il tipo di contratto in essere, atteso che, nella quasi totalità delle convenzioni stipulate, la telefonia fissa urbana ed interurbana su tutto il territorio nazionale è gratuita, dovendo pagare il solo canone fisso previsto.
Nel caso che l’Amministrazione dovesse sostenere un costo, si chiede di essere convocati per definire un piano di razionalizzazione e di risparmio della spesa, in modo da poter usufruire, così come previsto dalla normativa Art. 16 Comma 4 5 e 6 D.L. 98/2011, del 50% delle economie connesse per incrementare il fondo di produttività.