Per ora sono solo ombre, ma le parentele di un arrestato con referenti di spicco della camorra stanno destando interesse tra gli inquirenti fiorentini, procura e Ros dei carabinieri, impegnati nell’inchiesta per riciclaggio relativa alla sparizione di oltre 250 milioni di euro transitati da banche della Svizzera tramite la società Rothsinvest. Secondo quanto emerge, la famiglia di Salvatore Aria, arrestato in carcere ed uno dei più stretti collaboratori di Robert Da Ponte, il dirigente del gruppo Rothschild irreperibile con la famiglia da metà maggio, era molto legata alla Nuova camorra organizzata (Nco), in particolare con Roberto Cutolo, figlio di Raffaele.

Gli investigatori del Ros rilevano i rapporti di Armando e Michele Aria, rispettivamente padre e fratello di Salvatore Aria, il promotore finanziario ora arrestato nel carcere di Sollicciano (Firenze), con la Nco. A Tradate, nel Varesotto, gli Aria si erano spostati da Teano (Caserta), città di origine. Lo stesso Roberto Cutolo vi visse per un periodo, dovendo osservare un soggiorno obbligato, ed ebbe legami con Michele Aria – i due furono anche arrestati per aver avviato attività criminali insieme nella zona -. A Tradate il figlio di Cutolo fu ucciso nel 1990 in un agguato. Sempre dall’inchiesta fiorentina è emerso che un collaboratore della Rothsinvest, Francesco Minunni, risulta imparentato con esponenti della camorra: per il Ros suo zio materno è Gennaro De Angelis, uno dei maggiori esponenti del clan dei Casalesi. Per le indagini Minunni sarebbe stato impegnato con il Consorzio Toscano Cooperative (Ctc) a reperire circa 200 mln di euro per far decollare il progetto Genius Mundi, parco a tema di estensione regionale ispirato a Leonardo da Vinci. Il parco, ipotizzato tra Firenze e Pisa, non è mai nato ma Da Ponte e la Rothsinvest avrebbero dato al Ctc ed a Minunni assistenza finanziaria per realizzarlo.

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