L’artista statunitense Barton Lidice Benes, scultore che con le sue opere provocatorie ha cercato di trarre la bellezza dai ”rifiuti” della vita di ogni giorno, e’ morto a New York all’eta’ di 69 anni per le complicazioni legate all’Aids. L’annuncio della scomparsa, a funerali avvenuti, e’ stato dato oggi dal ”New York Times”.
Benes divenne noto a livello internazionale all’inizio degli anni Ottanta come ”artista dei soldi”, un periodo in cui usava vecchie banconote americane per creare collage su forme scultoree. Una collezione di queste sue opere e’ esposta all’Art Institute of Chicago. Quando alcuni suoi amici si ammalarono di Aids, e lui stesso risulto’ positivo al virus Hiv, Benes nei primi anni Novanta inizio’ a lavorare con i materiali di ogni giorno per chi e’ affetto da quella malattia, come pillole, tubetti di medicinali, flebo e siringhe, tutti oggetti che si ritrovano nelle sue sculture che hanno destato continuamente scandalo. L’artista americano ha addirittura utilizzato resti umani della cremazione di vittime dell’Aids in alcune opere, creando delle vere e proprie ”reliquie” che a suo parere dovevano essere esposte nei musei. I suoi controversi lavori chiamati ”memento mori” sono stati presentati al North Dakota Museum of Art dopo che molte altre gallerie li avevano respinti.