”Non arretra ma anzi sembra consolidarsi il fenomeno della tratta e dello sfruttamento dei minori, a scopo sessuale ma anche di accattonaggio, in attivita’ illegali o nel lavoro. Uno sfruttamento che coinvolge migliaia di minori, per lo piu’ stranieri:

ragazze rumene, nigeriane, albanesi, nordafricane ma anche maschi rumeni, magrebini, egiziani, afgani e Rom rumeni e della ex Jugoslavia”. Lo denuncia Save the Children nel nuovo dossier ‘I piccoli schiavi invisibili’, in collaborazione con l’Associazione On the Road-Consorzio Nova, diffuso alla vigilia della Giornata Onu in Ricordo della Schiavitu’ e della sua Abolizione (23 agosto). Per quanto riguarda lo sfruttamento sessuale, spiega Save the Children, ”si stimano fra i 1.600 e i 2 mila i minori sia femmine che maschi coinvolti in prostituzione su strada. Una porzione significativa rispetto alla prostituzione adulta stimata fra le 19.000 e le 24.000 unita’. E crescente e allarmante e’ lo sfruttamento sessuale indoor, nel chiuso di appartamenti: sarebbe 3 volte superiore a quello su strada, con una presenza di minori pari a circa il 10% sul totale degli adulti coinvolti. Nascoste agli occhi di tutti, le giovani vittime sono difficilmente raggiungibili da parte degli operatori sociali e di chi voglia aiutarle ad uscire da una vita da incubo”. ”Nonostante i molti passi avanti fatti, anche a livello legislativo, sia sul versante della lotta al traffico e allo sfruttamento di minori che della identificazione e aiuto delle vittime, rileviamo con preoccupazione una resistenza e persistenza del fenomeno”, commenta Raffaela Milano, Responsabile Programmi Italia-Europa Save the Children Italia. ”Lo sfruttamento avviene sempre di piu’ al chiuso, anche a seguito degli interventi di contrasto da parte delle forze dell’ordine. Per le minori vittime, questo comporta il rischio di subire uno sfruttamento ancora piu’ feroce e invisibile, anche agli occhi degli operatori sociali che vogliano aiutarle. ‘Per altro verso’ – prosegue Raffaela Milano – le tecniche di assoggettamento si sono affinate. Gli sfruttatori hanno per esempio scoperto la forza del controllo tra ‘pari’, avvalendosi dei minori stessi per esercitare il controllo sui loro compagni”.

 

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