NAPOLI – “Domani 30 giugno scade la cassa integrazione in deroga per oltre 30.000 lavoratori campani ed è gravissimo che nulla di concreto sia stato fatto anche in queste ultime ore per il rinnovo da parte della Giunta regionale”. Lo afferma il consigliere regionale Corrado Gabriele che aggiunge “lunedì 2 luglio vi sarà una importantissima manifestazione a Napoli alla presenza dei tre leader sindacali CGIL CISL e UIL, Camusso, Bonanni e Angeletti, ma nessuna risposta concreta arriverà dalle istituzioni regionali ad una situazione preoccupante che rischia davvero di diventare drammatica per trentamila lavoratori e per le loro famiglie, un vero e proprio preludio di una guerra civile”.
“E’ evidente che a nulla è valso il balletto di responsabilità tra l’assessore Nappi ed il ministro Fornero e a pagarne le conseguenze saranno i lavoratori a cui verrà a mancare il sostegno economico. L’unica strada percorribile è quella di un’accordo da realizzarsi al più presto, magari sotto l’autorevole spinta della presenza a Napoli dei tre leader sindacali di lunedì prossimo, che veda la Regione versare almeno una parte di quanto dovuto all’INPS e il Ministero concedere alla Regione una deroga all’accordo sulla compartecipazione alla spesa per gli ammortizzatori sociali”. “I fondi sinora utilizzati per tutto il 2012 sono stati interamente a carico della quota del Ministero del lavoro non avendo la Regione ottemperato al versamento del 40% come previsto nell’ultimo accordo Stato-Regioni, ed essendo la Campania l’unica Regione a non aver provveduto. L’assessore Nappi, che dopo due anni di mandato continua a nascondersi dietro la formula della eredità del passato, alla fine di Aprile in un incontro con il Ministro Fornero aveva chiesto altri fondi per le deroghe, ma il Ministro, appurato che non era stato versato il contributo a carico della Regione, si è categoricamente rifiutata di riconoscere altre risorse prima della regolarizzazione del pregresso. Fino ad oggi (fonte INPS) utilizzando il 100% dei fondi ministeriali sono stati pagati gli assegni delle procedure in deroga, ma è ovvio che, essendo venuto meno il previsto contributo dalla Regione, non sarà possibile, andare oltre il 30 giugno con i pagamenti. Nel frattempo la platea degli aventi diritto si è allargata per effetto della crisi economica e del mancato reinserimento lavorativo dei cassintegrati e i fondi non sono sufficienti ad arrivare fino alla fine del 2012. Inoltre molte altre aziende, che non fanno parte del decreto unico emanato ad inizio 2012, hanno avviato la procedura degli ammortizzatori sottoscrivendo l’esame congiunto presso le Province competenti per territorio, e stanno procedendo, ai sensi dell’art.7 ter, alla richiesta di anticipazione all’Inps (fino a 4 mensilità) per altre centinaia di lavoratori, impegnandosi, qualora non venisse approvata la deroga, a restituire i fondi erogati dall’Inps ai propri dipendenti e questo sarebbe, a mio avviso, un danno incalcolabile per il già precario equilibrio economico e sociale a Napoli ed in Campania”, conclude Gabriele.