“Non capisco e non mi adeguo”, “se io sono Balotelli e Di Pietro Cassano, non capisco Casini e D’Alema in che ruolo stiano. Per me stanno giocando una partita incomprensibile che rischia di cantare il de profundis del centrosinistra”.

Così il leader di Sel, Nichi Vendola, in una intervista al Corriere della Sera nella quale rispondendo proprio a D’Alema sottolinea che con il leader dell’Idv ci sono “differenze politiche” ma che è “curioso” che gli ponga una domanda sui valori di sinistra dell’Idv chi “in questi giorni vota insieme al Pdl lo sfregio dell’articolo 18”, chi “si prepara ad una alleanza con Casini e Fini e prospetta un futuro non solo di continuità con Monti, ma che lo ingloba nell’orizzonte di governo”. “Se Bersani dovesse confermare questo scenario strategico – aggiunge – la distanza tra il mio partito e il Pd diventerebbe incolmabile”. Sempre a proposito di Di Pietro, per Vendola c’é “l’interesse a enfatizzare il suo discorso” e “offrirlo in un rito sacrificale per celebrare l’arrivo di Casini. E lo si fa proprio nel giorno in cui Sergio Marchionne con un classismo irresponsabile mostra totale insofferenza rispetto alle leggi e alla convivenza democratica”.

 

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