NAPOLI – Non si è fatta attendere la replica dei dirigenti provinciali della Fipe – Confcommercio in merito alle dichiarazioni del vicesindaco del Comune di Napoli Tommaso Sodano, che avrebbe dichiarato guerra agli esercenti che saranno sorpresi a depositare i propri rifiuti senza tenere conto dei luoghi e degli orari consentiti.
Stamane infatti, a seguito di una riunione indetta dal presidente della Fipe napoletana Salvatore Trinchillo sull’idea di colpire i trasgressori con sanzioni pecuniarie e giornate di chiusura, il direttivo dell’associazione dei pubblici esercizi di Napoli e provincia ha stabilito di rispondere concretamente all’iniziativa dell’assessore all’ambiente emanando una circolare in cui si chiederà a tutti gli associati di segnalare alla Fipe, che provvederà poi a denunciare al Comune, i trasgressori. “I pubblici esercizi – ha dichiarato Ulderico Carraturo, presidente dei bar e pasticcieri – sono per la maggioranza sani e attenti al riciclo pur dovendo subire un’ordinanza che vieta l’utilizzo dei monouso. Alcuni di noi hanno addirittura il numero di telefono degli autisti dell’Asia per sollecitare la raccolta, visto che ad oggi il Comune non ha organizzato un ritiro efficiente dei cartoni, non ha predisposto un servizio riservato alle sole attività produttive né una raccolta di carta, cartone e plastica dei mercati rionali e non ha neanche posto una fonte correttiva a monte della filiera di distribuzione delle bibite per un vuoto a rendere. Non bastasse, i bidoni sono insufficienti per la mole di immondizia e gli esercenti che attendono la chiusura spesso li trovano già stracolmi”. “Come categoria – ha dichiarato quindi Salvatore Trinchillo – siamo pronti a collaborare fattivamente con l’Amministrazione Comunale e ci saremmo anzi aspettati un invito ad un tavolo di concertazione, che comunque sollecitiamo. Tutti noi siamo contro gli indisciplinati perché non mantenendosi in regola con le normative fanno solo concorrenza sleale. Ci aspettiamo però che chi oggi ci accusa senza averci prima interpellato sia pronto anche a dimostrarci la sua volontà di migliorare lo status quo, perché non deve mai più accadere che un ristorante sia costretto a tenersi la spazzatura nel locale, come oggi invece spesso accade. A cominciare dall’orario, visto che la raccolta dalle otto alle dieci costringe i ristoranti ed i locali notturni a tenere l’umido e l’indifferenziato per quasi ventiquattro ore nei locali a quaranta gradi”