Il “grande nervosismo” sui mercati e sullo spread “ha poco a che fare con i problemi specifici dell’Italia”, ma piuttosto dipende dalle “notizie, dichiarazioni e indiscrezioni sull’applicazione” delle decisioni prese dal vertice Ue di fine giugno e dovrebbero “essere implementate senza rumore e in tempi brevi”. Così il premier Mario Monti da Soci dopo aver chiarito di non ritenere necessario un vertice europeo straordinario perché nell’ultimo summit si sono fatti “rilevanti passi avanti”.
“I Consigli europei straordinari sono stati più volte convocati nel passato, non ritengo tuttavia che oggi sia necessario un nuovo imminente Consiglio europeo perché il Consiglio europeo del 28-29 giugno ha fatto rilevanti passi avanti nella presa di decisioni per affrontare questa situazione”, ha premesso Monti rispondendo a chi gli chiedeva se non ritenga necessario un summit Ue straordinario dopo la giornata odierna. Monti ha quindi ribadito di non ritenere che al summit vi siano stati vincitori o vinti, ma “un solo vincitore” e cioé il sistema europeo e dell’Eurozona. Grazie a decisioni “concrete” miranti sia alla “crescita che alla stabilità della zona euro e dei mercati”. “E’ ovvio – ha proseguito il presidente del Consiglio – che come rivelato anche dagli spread c’é un grande nervosismo sui mercati per motivi che mi sembra hanno poco a che fare con problemi specifici dell’Italia, ma piuttosto con notizie, dichiarazioni e indiscrezioni che si susseguono circa la applicazione delle decisioni del Consiglio europeo di giugno che a mio parere dovrebbero essere implementate senza rumore e nei tempi più brevi”. “E’ certamente un momento difficile per l’Europa e credo che occorra evitare dichiarazioni che gettino allarme”, ha proseguito. “E penso che l’Europa – ha concluso – abbia o possa affinare gli strumenti per superare le crisi e che la crescita che con il pacchetto di fine giugno ci apprestiamo ad avere aiuterà anche l’Europa anche a conservare una moneta forte e solida”.