“Une’eroina nazionale e un potente modello” che ha ispirato “generazioni di ragazze desiderose di raggiungere le stelle”: cosi’ il peresidente americano, Barack Obama, ha reso omaggio a Sally Ride, la prima donna americana a volare nello spazio spentasi all’eta’ di 61 anni per un tumore al pancreas.
Laureata in fisica a Stanford e ingaggiata nel 1978 dalla Nasa dopo che aveva risposto a un annuncio sul gornale, Sally era volata in orbita con il Challenger nel giugno del 1983, all’eta’ di 32 anni. La sua non fu la prima missione spaziale di una donna – vent’anni prima, nel 1963, c’era stata la sovietica Valentina Tereskova – ma negli Usa divenne popolarissima. Nel 1984 ci fu la seconda missione, sempre con il Challenger, per un totale di 343 ore nello spazio, mentre la terza salto’ in seguito al disastro del Challenger, esploso in volo con sette astronauti a bordo nel 1986. L’esempio della Ride, originaria di Los Angeles, apri’ la strada a una generazione di astronaute: dopo di lei la Nasa mando’ nello spazio Judith Resnik e alla sua seconda missione si trovo’ anche un’altra donna nell’equipaggio, Kathryn Sullivan. Da allora 45 donne, americane e non, sono volate nello spazio, tra cui due comandanti di missioni shuttle.