Tbc tra i bambini nati al Policlinico Gemelli di Roma, la Regione Lazio vuole vederci chiaro e ha attivato un’indagine sanitaria, epidemiologica e amministrativa che possa portare alla luce tutti gli aspetti della vicenda. Nel giorno in cui si aggiungono altri 8 neonati positivi al test della tubercolosi, portando il bilancio a quota 24,

 e si estendono i controlli anche ai bambini nati a febbraio, la governatrice-commissario ha infatti nominato una commissione ad hoc, dotata di ampi poteri ispettivi. I sette ‘saggi’, guidati dal docente di Igiene della ‘Sapienza’ Vincenzo Vullo, in tre mesi dovranno riportare alle autorita’ regionali i risultati della loro indagine. Intanto continuano i controlli sui bambini nati nella struttura romana nel periodo in cui, al nido, ha lavorato una infermiera che poi si e’ rivelata ammalata di tubercolosi. Ai 1.271 nati tra marzo e luglio si aggiungeranno, nell’ agenda dei controlli, anche altri 208 bambini, nati nel mese di febbraio: ”Ho chiesto di estendere i controlli anche su di loro per precauzione – ha spiegato Polverini – visto che abbiamo qualche positivo a marzo. Non voglio creare allarmismi, ma lo faccio per maggiore sicurezza”. Anche su di loro sono state avviate le procedure di contatto e di controllo: la scadenza per concludere i test, comunque, resta il 31 agosto. Oggi sono emersi altri 8 esami positivi: si tratta di 3 femmine e 5 maschi, le famiglie dei quali sono state avvisate. Cinque dei neonati positivi sono nati nel mese di marzo, uno nel mese di aprile, uno nel mese di giugno e uno nel mese di luglio. ”Positivita’ – ribadiscono pero’ gli esperti – non significa malattia”: anche sugli otto neonati sono stati avviati ulteriori controlli e sara’ proposta la profilassi. In ogni caso, finora, sui 24 positivi, nessuno e’ risultato ammalato. Ammalata e’ invece la bambina di cinque mesi ricoverata al Bambino Gesu’, ma le sue condizioni non desterebbero preoccupazione, e il suo caso non e’ ancora stato messo in correlazione certa con l’infermiera, ora ricoverata allo Spallanzani. La donna, in ogni caso, sara’ ascoltata dagli inquirenti della Procura di Roma. Il procuratore aggiunto Leonardo Frisani e il pm Alberto Pioletti, intanto, hanno sentito oggi il direttore sanitario del Gemelli, Andrea Cambieri, come persona informata sui fatti. Il medico, stando a quanto si e’ appreso, avrebbe fornito elementi utili alle indagini, in particolare sul lasso di tempo, circa tre settimane, intercorso dal momento in cui l’infermiera e’ risultata positiva a quello in cui e’ stato deciso di far sottoporre i bambini alle analisi. Periodo, avrebbe precisato Cambieri, servito a organizzare la procedura di avvertimento dei genitori, per organizzare la struttura nella quale effettuare gli accertamenti, per organizzare il personale e predisporre una terapia. Altri dirigenti saranno sentiti nei prossimi giorni, tra i quali il medico responsabile della sicurezza di Neonatologia, a cui competono le precauzioni del personale infermieristico

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