Sono circa cento i morti documentati oggi in Siria, con nomi e cognomi e foto, dal Centro di documentazione delle violazioni (Vdc) gestito da attivisti anti-regime. Tra le vittime, cadute non solo ad Aleppo ma anche in altre località del Paese, si contano sei donne e una ventina di bambini.
Secondo la lista dettagliata e aggiornata del Vdc (vdc-sy.org) 30 uccisi si contano ad Aleppo, 22 a Damasco e nei suoi sobborghi, 19 nella regione di Idlib, 15 in quella di Hama, sei in quella di Dayr az Zor, cinque in quella di Daraa, due a Homs e uno a Jabla sulla costa. Stanno bene e si trovano al momento in un albergo di Damasco i due italiani, Oriano Cantani e Domenico Tedeschi, scomparsi alcuni giorni fa in Siria e liberati ieri. Raggiunto telefonicamente da Beirut, Cantani si è limitato a dire che “sta bene” e che per il momento preferisce non dire altro “in attesa del rientro in Italia”. La tv di Stato siriana ha mostrato stamani i due tecnici italiani scomparsi in Siria otto giorni fa. L’emittente aggiunge i due sono stati liberati dall’esercito ieri sera e fornisce i nomi di Oriano Catari (64) e Domenico Tedeschi (36), precisando che il primo è di Genova e il secondo di Roma. La traslitterazione dei nomi è stata fatta dall’arabo e quindi potrebbe essere imprecisa. I volti dei due tecnici italiani sono apparsi per pochi attimi sugli schermi della tv siriana secondo la quale più tardi sarà mandata in onda l’intervista realizzata con i due. Nelle brevi immagini trasmesse, appaiono stanchi ma in buona salute, pettinati, seduti su un divano. Catani indossa una camicia e Tedeschi una t-shirt. Impiegati alla centrale di Deir al Ali, nei pressi di Damasco, i due erano scomparsi il 18 luglio scorso. La tv di Stato ha affermato che sono “stati rapiti vicino a Deir al Ali” e che sono stati liberati ieri dalle forze governative.