GRICIGNANO – Hanno provato a corrompere i carabinieri per evitare il sequestro del furgone a bordo del quale erano stati fermati, a Gricignano d’Aversa (Caserta), ma sono finiti entrambi in manette subendo anche il sequestro del mezzo e del carico, parecchi quintali di pane.

Pietro Boccarossa, 54 anni residente a Trentola Ducenta e con precedenti per estorsione aggravata dal metodo mafioso e l’ incensurato D.A.G., 24 anni di Aversa, genero del capozona del Casalesi a Gricignano Agostino Autiero in carcere per associazione mafiosa (fu arrestato dalla Dia di Napoli nel maggio scorso, ndr), sono accusati di istigazione alla corruzione. Per i carabinieri si tratta di un sequestro importante, che potrebbe aprire anche interessanti scenari investigativi, proprio per i legami con i clan da parte dei due arrestati. Boccarossa e il ventiquattrenne non avevano alcuna autorizzazione a produrre e trasportare pane, che proveniva probabilmente da un panificio abusivo; mentre i militari compilavano i verbali di contestazione delle violazioni amministrative, tra cui il verbale di sequestro del furgone, i due hanno provato a offrire del pane ai militari, chiedendo di “chiudere un occhio”, ma inutilmente. Il prodotto, hanno raccontato i due, era destinato ai negozi di alimentari di Gricignano.

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