NAPOLI – “Ai nuovi direttori delle Asl Napoli 1 e Salerno viene consegnata un’eredità, quella di due aziende a un punto di svolta. Ora si prosegue in questa direzione segnando anche un cambio generazionale con due manager giovani”. A dirlo è il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, a proposito della nomina dei due nuovi direttori generali delle Asl campane, alla Napoli 1 centro Ernesto Esposito e a Salerno Antonio Squillante.
“Con la gestione ordinaria – dice Caldoro – abbiamo voluto dare anche un segnale di cambio generazionale che da oggi in poi deve andare avanti nella piena consapevolezza del lavoro svolto e mantenendo i punti fermi della gestione commissariale. La scelta è stata di investire su dei giovani manager, su una nuova generazione, con Esposito esperto di programmazione sanitaria e Squillante esperto di gestione contabile e finanziaria. Da adesso il segnale di forte cambiamento, deciso e imposto dalla gestione commissariale, da oggi continuerà nell’eredità lasciata a questi due giovani manager” conclude il presidente della Regione Campania. “La gestione commissariale di Maurizio Scoppa all’Asl Napoli 1 centro e quella di Maurizio Bortoletti all’Asl Salerno hanno rappresentato una svolta che ci ha permesso di tornare alla gestione ordinaria di queste due grandi aziende sanitarie”. A dirlo è il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, intervenuto alla conferenza stampa di fine mandato dell’ex commissario straordinario dell’Asl Napoli 1. “La gestione commissariale – dice Caldoro – aveva una data di scadenza in accordo con il ministero della Salute. Questa gestione è servita a dare un indirizzo su come dobbiamo gestire le aziende ospedaliere, un’impronta, una grande svolta di cui dobbiamo tenere conto per il futuro. Le gestioni commissariali servono proprio a questo – continua Caldoro – e devono assolvere a questo compito. Dal punto di vista della mentalità nella gestione delle grandi aziende sanitarie, sia dal punto di vista del rigore che da quello del controllo dei conti, ma anche nell’impostazione generale. Il controllo dei conti – prosegue in presidente della Regione Campania – è una precondizione senza la quale non possiamo fare una buona sanità rispetto anche a quello che avviene a livello nazionale, penso ai tagli, alla riduzione dei costi. Siamo quindi obbligati ad andare avanti in questa direzione. Questo è stato un punto di svolta che viene lasciato in eredità a chi viene dopo. La gestione ordinaria da oggi in poi deve andare avanti nella piena consapevolezza del lavoro svolto e mantenendo dei punti fermi della gestione commissariale” conclude Caldoro. (ANSA).