AVERSA – «La conferma della sede del tribunale ad Aversa è un risultato importante che ci fa guardare con maggiore ottimismo al futuro». E’ il pensiero del consigliere comunale Pdl Michele Galluccio che plaude al lavoro svolto a Roma dal senatore Pasquale Giuliano.
«Il risultato ottenuto dal coordinatore provinciale del Pdl Caserta per salvare la sede di Aversa del tribunale è la dimostrazione della bontà dell’azione politica portata avanti dal nostro partito dimostrando che il nostro territorio ha bisogno di presidi di legalità . Ora pero’ c’è da lavorare per trovare una soluzione definitiva per la sede del tribunale, che non puo’ restare dov’è attualmente. Un’idea potrebbe essere quella di ristrutturare l’ex Maddalena in particolare il Leonardo Bianchi per poter destinarla a sede degli uffici del tribunale».
Fin qui la nota del consigliere del Pdl. Al consigliere Galluccio, però, giriamo una domanda: che fine ha fatto il progetto di Polo Giudiziario nel complesso di San Domenico di cui si parla dal 2005 (e sponsorizzato proprio da Giuliano nei panni di sottosegretario alla giustizia) e che avrebbe dovuto portare la regione a stanziare ben 16 milioni di euro? Che fine ha fatto il progetto di destinare il Leonardo Bianchi alle associazioni?. Siamo sicuri che Galluccio fornirà risposte sincere a questi interrogativi. Ecco la sua risposta: “Non ho dimenticato il progetto del Polo Giudiziario – spiega il piedillino – ma oggi, alla luce delle ristrettezze economiche degli enti locali e dell mancato arrivo dei finanziamenti, quel progetto si allontana. Ristrutturare il Leonardo Bianchi ci costerebbe molto meno e la sede distaccata del tribunale non può continuare ad essere ospitata nei locali di via Corcioni a cui tutti riconosciamo uno stato di inadeguatezza”. Allo stesso modo, ragioni economiche porterebbero il comune ad accantonare il progetto di Casa delle Associazioni. “Le legge – spiega ancora Galluccio – non permette più di dare gratuitamente locali alle associazioni. Queste per usufruire del Leonardo Bianchi dovrebbero pagare il canone di mercato. Quanti sodalizi nella nostra città riuscirebbero a farsi carico di questo onere?”