Vasjl Malivskj, 30enne, artigiano, nato in Ucraina, regolare in Italia, residente a Rovereto, in provincia di Trento, in via Rosmini, e’ stato arrestato per una lunga sequela di reati: minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, violenza, lesioni personali, abbandono di minore, violenza privata e tentata rapina.

L’ucraino rientrato a casa ubriaco ha cominciato a picchiare la moglie davanti agli occhi della loro bambina, di appena quattro anni, poi l’ha trascinata sul davanzale dell’appartamento e, per non farla rientrare in casa, ha abbassato le tapparelle fino a terra e bloccato la corda attorno alla maniglia. Poi e’ uscito di casa, lasciando la piccola sul divano. La donna, spaventatissima e ferita, ha gridato e chiamato aiuto dal davanzale, finche’ alcuni vicini di casa hanno chiamato i carabinieri che sono saliti nell’appartamento e liberato la donna imprigionata sul davanzale, che e’ corsa ad abbracciare la piccolina piangente. Nel frattempo il marito della donna sceso in strada e bloccata un’auto con a bordo quattro ragazzi ha minacciato gli occupanti li ha aggrediti, colpendo i vetri dell’auto a pugni. Viene colpito da una pedata nelle parti intime, ma riesce comunque a scappare ancora. I carabinieri, poco distanti, lo trovano in una via laterale, riverso a terra, in coma etilico. Interviene l’ambulanza di Trentino emergenza. Gli operatori sanitari lo rimettono in sesto, a sufficienza per permettere ai carabinieri di trasportarlo in camera di sicurezza. In caserma, pero’, l’uomo non placa la sua violenza e li minaccia.

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