Hanno visto passare un’auto in apparenza senza nessun al volante, ma quando l’hanno bloccata i carabinieri si sono accorti che alla guida c’era un 11enne. Troppo ‘basso’ perche’ la testa si vedesse dal finestrino. Ad aiutare il ragazzino il fratello maggiore di 14 anni, che gli sedeva accanto, e lo zio di 16 sul sedile posteriore che gli facevano da ‘navigatori’ indicando la strada.

Per i tre ragazzini forse solo un diversivo di un giovedi’ pomeriggio d’estate a Fiesso d’Artico (Venezia) – nello stesso giorno della tragedia di Ustica con i due ragazzi morti dopo essere finiti in mare con l’auto presa forse per fare un ‘giro’ -, ma che e’ costato il sequestro amministrativo del mezzo per un mese oltre ad una contravvenzione di 400 euro al padre per incauto affidamento a persona sprovvista di patente. Il ‘gianburrasca’, approfittando di una pennichella del genitore, gli ha preso di nascosto le chiavi e ha chiamato nella sua ‘avventura’ fratello e zietto. E’ salito sulla Volkswagen Polo ferma in un parcheggio poco lontano da casa, ha tirato fino al limite il sedile e allungando piu’ che poteva i piedi per arrivare ai pedali, ha pigiato sull’acceleratore provando cosi’ l’ebbrezza della guida, ben diversa da quello vissuta con gli autoscontri della sagra paesana. Un paio di giretti prima nel parcheggio poi in una strada laterale, che costeggia la principale che collega Padova a Mestre. Alla meraviglia di alcuni cittadini si e’ aggiunta ancor piu’ forte quella dei militari dell’Arma che, come riferiscono i quotidiani locali, erano rimasti basiti dal passaggio dell’auto apparentemente ‘vuota’. Una relazione sulla vicenda e’ stata fatta alla Procura dei Minori di Venezia.

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