Sulla legge elettorale “non credo si sia trovato un accordo. Non si sono superate le solite divergenze”. Lo afferma il coordinatore nazionale del Pdl Ignazio La Russa, che in un’intervista al Messaggero ribadisce il suo no a un Monti bis e alla grande coalizione. Nella legge elettorale “le riforme sono ancora più necessarie se il premio di maggioranza verrà dato al partito che vince e non alla coalizione”, sostiene La Russa.

Questo perché “se il premio va al partito, alcuni partiti minori confluiranno inevitabilmente nel partito principale, quindi il numero dei possibili candidati aumenta assai. E chi si prende la responsabilità di dire qual è il candidato giusto in quella zona o in quell’altra?”. Una “buona mediazione”, aggiunge, è quella di Casini: “alla Camera le preferenze e al Senato i collegi sul tipo del sistema in vigore per le provinciali”. La Russa esclude l’eventualità di un Monti bis. “non lo vogliono la maggior parte degli italiani” ed “é fuori da ogni logica credere che il Pdl lavori a un Monti dopo Monti”. Il partito, aggiunge, “di sicuro non vuole la grande coalizione”. Sulla candidatura di Berlusconi, “lui ha detto che è disponibile, se il partito lo vuole. E noi – dichiara l’esponente del Pdl – lo vogliamo”.

 

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