Trasformare l’oro in argento. Puo’ sembrare una stranezza, ma l’osservazione di questa microscopica trasformazione, descritta sulla rivista Science, rappresenta un passo in avanti nella possibilita’ di manipolare le nanoparticelle.
La tecnica, messa a punto da Mark Langille dell’americana universita’ di Northwestern, consente di tracciare la crescita di nanoparticelle d’argento a partire da nanocristalli d’oro. Il risultato potrebbe costituire un nuovo e potente strumento per controllare le proprieta’ dei nanomateriali. ”Abbiamo usato ed osservato nanoparticelle monocristalline d’oro sferiche, cubiche e ottaedriche per seguire la crescita di nanostrutture multiple d’argento”, spiega Langille. I dati dimostrano come una serie di nanoparticelle di diverse forme e strutture cristalline interne sono interconnesse e si sviluppano a partire da un’altra struttura. ”Abbiamo identificato – aggiunge – otto strutture intermedie formate durante la trasformazione, cosi’ come alcuni dei fattori chiave che controllano ciascuno dei processi di crescita graduali”. In un modo molto simile a quello nel quali i chimici riescono a determinare la posizione di specifici atomi in una molecola, il gruppo di Langille e’ riuscito a seguire le tracce di aggregati di atomi, osservando cosi’ il modo in cui le nanoparticelle d’oro si evolvono in nanoparticelle d’argento, mutando la loro forma. Nel campo delle nanoscienze, le proprieta’ di un materiale spesso dipendono dalla sua forma, pertanto, controllando la forma delle nanoparticelle, gli scienziati possono controllare le loro caratteristiche fisiche e chimiche. I risultati dimostrano come l’etichettatura delle nanoparticelle possa essere utilizzata per studiare la crescita dei cristalli. La tecnica puo’ migliorare la comprensione sulle capacita’ di poter creare nanoparticelle con determinate forme e proprieta’.