Un detenuto di 42 anni, arrestato di recente con l’accusa di estorsione, ha tentato il suicidio nel carcere di Foggia ingerendo liquido chimico utilizzato per le pulizie del bagno e che aveva in dotazione in cella.

L’uomo e’ stato soccorso dagli agenti di polizia penitenziaria e trasportato al Pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Foggia; non e’ grave. Lo riferisce in una nota il vice segretario nazionale dell’Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria (Osapp), Domenico Mastrulli. L’episodio si e’ verificato questa mattina, quando nel carcere foggiano, che ospita 720 detenuti, erano in servizio solo 45 agenti di polizia penitenziaria. E’ la quarta volta, riferisce l’Osapp, che lo stesso detenuto tenta il suicidio; pochi giorni fa era stato salvato dopo aver tentato di impiccarsi in cella. Mastrulli sottolinea nella nota le condizioni molto precarie in cui sono costretti ad operare gli agenti della polizia penitenziaria e i numerosi casi di tentato suicidio, autolesionismo, aggressioni e le proteste che nei mesi scorsi hanno visto protagonisti i detenuti, mentre resta da risolvere il problema della carenza di personale rispetto alla situazione di sovraffollamento carcerario.

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